Position
Höhenprofil
Toponyme auf dem Weg
Gipfel und Berge
- Croda da Campo 1712 m
Täler, Wiesen und Wälder
- Pian Ciadaster 1356 m
- Bosco Sant'Anna 1487 m
Accesso:
Questo è l’accesso con il migliore rapporto dislivello/sviluppo.
Da Padola si imbocca la SP 532 in direzione del Passo di S. Antonio (o Zovo).
Dopo circa 2,5 Km, al termine di un rettilineo, si raggiunge una chiesetta (dedicata a S. Anna).
Si prosegue ancora per circa 200 m fino ad incontrare, sulla dx, l’imbocco di una strada forestale (cartelli con indicazioni per Forcella Valdarin e
l’Ajarnola).
Presso alcuni spiazzi (nelle vicinanze, a sinistra, bivio per il Lago S. Anna) si lascia l’auto.
Si procede per traccia inerbata nel bosco, si esce in una zona di mughi ed infine si entra definitivamente in un grande vallone dietritico, il Giao Càneva.
Si sale per ghiaie, poi per i pendii erbosi di sx su labile traccia (CAI 125).
Croda da Campo mt. 2712. Gruppo del Popera.
Difficoltà: EE - I+ - F+
Importante: Portarsi il casco. Nel canalone è praticamente impossibile non muovere pietre: fare attenzione!
Il dislivello da affrontare, il lungo e faticoso canalone di accesso ed alcuni passaggi non banali hanno, almeno fino ad ora, contribuito a salvarla dall’assalto della folla.
Tempi:
SALITA: parcheggio - bivio sotto la Forcella Valdarin, mt. 837, h. 1,52'
bivio sotto la Forcella Valdarin - vetta, mt. 500, h. 1,55'
Totale salita: h. 3,47'
DISCESA: vetta - bivio sotto la Forcella Valdarin, mt. 500, h. 2,02'
bivio sotto la Forcella Valdarin - parcheggio, mt. 837, h 1,1'
Totale discesa: h. 3,16'
Si imbocca la bella strada forestale, ignorato il segnavia n°164 (mulattiera che collega il Passo di S. Antonio con la Casera Ajarnola), la si abbandona definitivamente, continuando a seguire (tabella con indicazioni per Forcella Valdarin) il segnavia n° 125 (ore 0,45 dal parcheggio).
Descrizione della salita:
Dal Bivio con Tabelle si sale, prima per bosco, poi per mughi, infine per prati e ghiaie su pendenze via via più accentuate, seguendo i segnavia.
Si procede per evidenti tornantini su ghiaie fino allo stretto canalone che porterebbe alla Forcella Valdarin.
Abbandoniamo i segnavia, dove uno spuntone che fa da spartiacque dall'altra parte del canalone presenta un grosso ometto ed una scritta "canale pericoloso", quota m. 2215.
Seguiamo a dx delle tracce su zolle erbose (ometti) e traversiamo un primo canalino roccioso per raggiungere un più vasto pendio erboso.
Ci portiamo sulla dx e saliamo il pendio.
Molto in alto rinveniamo degli ometti che guidano l'attraversamento di un secondo canale.
Procedendo quasi in piano si raggiunge l'evidente e logico canalone sulla dx che scende dalla Croda da Campo.
Si risale il canalone seguendo i punti più facili e gli ometti.
Nella prima parte si presenta agevole, poi occorre evitare un salto con massi incastrati facendo un giro sulla sx.
Nella parte alta del canalone c'è molta ghiaia mobile ed è preferibile rimanere sulle roccette affioranti di sx.
Infine per un pendio di zolle si raggiunge un'ampia spalla panoramica.
Si continua a salire per traccia evidente seguendo segni rossi ed ometti, per cengette e ghiaie.
Più avanti si affronta un breve canalino con passaggi di I° grado e si conclude per le ultime ghiaie sulla vetta.