avvicinamento
Dalla Stazione F.S. di Trento, capolinea autobus,
LineaUrbana 17 per Lavis, fermata Ponte Avisio, via Sponda Trentina
descrizione
San Lazzaro(8) è l’ultima propaggine del comune di Trento verso nord. Sul labile confine col comune di Lavis da cui è separato solo dal ponte di metallo sotto cui scorre, a volte impetuoso com’è tipico dei torrenti, l’Avisio, proveniente dalla Val di Cembra. Appena oltre il ponte langue un bar i cui avventori sembrano sorseggiare il tempo accanto al caffè (una mia suggestione che ho voluto riportare per puro piacere letterario). Forse è il caso di fermarsi e prendersi qualche minuto prima di affrontare il percorso che vado a descrivere, non lungo ma appagante sia dal punto di vista panoramico che antropologico e naturalistico. A fianco del bar (segnavia Sat 472 e VCA) sale una scaletta che, passando dapprima tra le case ed i giardini, ci porta subito in quota su sentiero sterrato ed asfalto, pronti ad ammirare, volgendo la testa, la piana di Lavis ed il corso del torrente che di lì a poco sfocerà nel fiume Adige. Si nota inoltre, subito aldilà del ponte e quindi in comune lavisano, la splendida architettura dei Ciucioi, giardini privati ripristinati dal Comune di Lavis e ridonati alla cittadinanza. Poco dopo si torna sull’asfalto (q. 315) girando a sx., naturalmente in salita fino ad incontrare di nuovo il sentiero(cancello) che ruota seccamente a dx.. Passato il Maso Pasolli (q. 380), che si attraversa sempre seguendo i segnavia 472 per Gazzadina(5)-Vigo Meano(6) e, scollinando, in leggera discesa si giunge alla località Case Nuove di Gazzadina (q. 444), sita alla sx. della SP 76 Gardolo-Lases. Appena rimesso piede sull'asfalto pieghiamo a sx. per qualche centinaio di metri in piano e poi risaliamo a dx., sempre seguendo il sentiero 472 fino all'altezza della SP, che attraverseremo con qualche attenzione giacché, specie dal lunedì al venerdì, è molto trafficata (465 m. 35' cartello Maso Monauni-Zandron).
(variante) Alle prime case di Gazzadina, invece di girare subito a sx. si può girare a dx. arrivando all'abitato di San Martino dopo pochi minuti. Oltre alla Chiesa di Gazzadina da vedere anche i ruderi ed il campanile dell'antica chiesetta di S.Martino, che si vede spuntare dal colle e che si raggiunge con una ulteriore, breve deviazione. Lungo una mulattiera che taglia alcuni tornanti della strada principale (Sat 422) si arriva in breve a Cortesano da dove, girando a sx., si raggiunge Vigo Meano e si riprende l'itinerario precedente. La deviazione non richiede molto tempo in più dell'itinerario primario.
Proseguendo per il sentiero in salita si arriva in breve alle prime case di Vigo Meano. Da qui proseguiamo per Via dei Fragari, a dx. in Via Bortolotti, vic. Bortolotti e, in via Perugini salire a sx. Nella piazza Stainer e nel giro di pochi metri da essa, oltre alla fermata dell’autobus ed alla Chiesa, ci sono il bar Moby Dick, il negozio d’alimentari ed il parco pubblico. Per chi volesse accorciare il tragitto si può arrivare a Vigo Meano con l’autobus n° 3 da Gardolo. Attraversata la piazza, seguendo via SS.Pietro e Paolo, si prende poi subito la strada asfaltata a sx. (It. 01 dell’EMA). Dopo breve salita tra le case, sempre seguendo l’It. 01 (panorama sulla Val d’Adige e Zambana) torniamo su sentiero girando a dx., al secondo bivio, verso le Gorghe, località attrezzata con un piccolo parco e zona di sosta, con capanna gestita dagli Alpini di Vigo e Cortesano dove arriveremo dopo qualche minuto di salita (690m. 1h e 20’). Dalle Gorghe l'it. 01 dell'EMA, sulla sx. della casetta degli alpini, ci porta su di una strada bianca da dove spuntano, sul fondo stradale e dai muretti, i caratteristici sassi di porfido, da cui viene gran parte della pavimentazione delle nostre città e paesi. Il versante verso Albiano e Fornace è segnato profondamente dallo sfruttamento di questo materiale da costruzione. Un tratto del nostro sentiero è addirittura lastricato di porfido. Dopo circa 20' il sentiero comincia a salire fino alle località L’Albera (q. 720) prima e Le Casare (q. 781) poi, da dove poi spiana e risale nuovamente (verso sx.) fino alla località Bosco Grande (q. 831) dove troveremo un bivio. Prendiamo a dx. percorrendo il sentiero n°01 dell'EMA. Nei pressi di una casupola, che vediamo in alto sulla sx., dobbiamo scavalcare una sbarra per rimanere sul sentiero che, passati dall'altra parte, scopriamo trovarsi su proprietà privata. Naturalmente se il nostro passaggio è rispettoso della proprietà altrui, nessuno avrà da ridire. Seguendo il sentiero fino ad un bivio, prendiamo decisamente la direzione del lago. Giunti alla località Pra Brogeron (856 m. Tabella M.Barco) incontriamo il sentiero Sat 421 che ci accompagna per l'ultimo tratto, (loc. Pramorgen) verso sx. e verso il lago di S.Colomba(7) (q.926m. 2h 20'). Dopo la doverosa sosta per un caffè o più lunga se intendiamo consumare il pasto al ristorante (cucina trentina), prendiamo il sentiero che costeggia il lago a fianco dell’hotel arrivando, alla fine del bacino, al punto informativo dell’Ecomuseo dell’Argentario, illustrante i sentieri della zona e le caratteristiche del biotopo di S.Colomba. Seguiamo ora per un po’ il sentiero delle Canope (n°18), uno dei molti itinerari a tema scelti dall’Ecomuseo per illustrare la vita e le particolarità del monte Argentario-Calisio, molto evidente a sx. del Punto Informativo. Dal dosso ci si inoltra nel bosco con un saliscendi giungendo a trovare le forre di due “Canope” (di S.Colomba q. 940 e del “Dos del Lago” q. 950), tornando poi sul sentiero principale, prendendo prima a dx e poi a sx ad un bivio (i segnali sono poco dopo, lievemente nascosti). Altri due bivi, il primo a sx., il secondo a dx. prima della località “Le Acque”. Alla fine del sentiero, in località “Acque” (q. 847) si esce dal bosco in uno spiazzo dove si trova un altro P.I. Scendendo si arriva in breve alla SP 225 che si percorre per un breve tratto in discesa fino al bivio col sentiero 30 sulla sx. Dopo un breve tratto in salita (possibilità di variante con 20’ in più fin sul Monte Cuz) si riprende a scendere fino a reincontrare l’asfalto che, continuando a sx, ci porta ad incrociare dapprima il sentiero dal Cuz e poi il piccolo borgo di Mazzanigo (807 m. 3h 15’). Attraversando il paesino si nota come ancora le poche case siano solo in parte state ristrutturate, continuando ad avere quell'aria di piccolo borgo antico tipica dei paesini di montagna. Continuiamo a seguire il segnavia 471, attraverso campi (privati) di ciliegi che, dove non è avvenuto ancora il raccolto, sono carichi del loro prelibato frutto (it. fatto a metà giugno). Si arriva all’altro piccolo borgo di Barbaniga (q. 695) dove, davanti al grande crocifisso, giriamo a dx e poi a sx, facendo attenzione ai segnavia non sempre evidentissimi dipinti sui muretti. Nella parte inferiore del paese si gira a sx e poi a dx per un sentiero ben evidente delimitato da muri a secco (in caso di impedimento d'accesso al sentiero seguire la strada asfaltata che porta ugualmente, anche se con qualche metro in più, al piccolo paesino di Garzano (q. 552) oppure salire sul muretto laterale fino in fondo al podere e riprendere il sentiero pochi metri più a valle. Si attraversano alcune proprietà private sempre su sentiero molto evidente (se possibile non cogliere il frutto di fatiche altrui) e si giunge, infine, a Garzano. Lasciando l'asfalto per discendere ancora su sentiero, arriviamo in breve nella parte superiore di Civezzano(14), poco sopra il cimitero dove è posta la fermata dell'autobus che ci servirà per il ritorno (455 m. 3h 50'). Le corse sono naturalmente più frequenti nei giorni feriali dal lun. al ven. e nei periodi scolastici. Purtroppo il sabato e la domenica magari c’è da aspettare parecchio. Ecco che a volte vale la pena farsi un’ulteriore oretta di cammino sulla ex via Claudia Augusta, attraversando il paese verso la strada dei Forti, arrivando su asfalto sulla via che da Cognola sale a Villamontagna (vedi It. 05), e quindi nell’ambito dell’autobus urbano che, più frequentemente ci può riportare a Trento da dove siamo partiti. Se invece volete camminare ancora potete concatenare questo itinerario con il n° 04, che, per altre strade ci riporterà, in circa tre ore, a Vigo Meano.
Punti acqua e d'appoggio
A SAN LAZZARO IL BAR LEIMER (AL PONTE 0461 240967). NEGOZI DI ALIMENTARI EVENTUALMENTE A LAVIS (500 METRI CIRCA OLTRE IL PONTE); A GAZZADINA CHI PERCORRE LA VARIANTE IL BAR-TRATTORIA GADOTTI (0461 990777); A VIGO MEANO NEGOZIO D'ALIMENTARI FAMIGLIA COOPERATIVA E BAR MOBY DICK (0461 993707); AL LAGO DI SANTA COLOMBA IL RISTORANTE-ALBERGO OMONIMO (0461 850122); A CIVEZZANO DUE BAR IN PIAZZA E L'ALBERGO POSTA . PUNTI ACQUA: GAZZADINA, VIGO MEANO E CIVEZZANO.