Daniele Peltrera
09 Settembre 2017

Piz de Lavarella

Medio

Distanza 9,3 km
Durata 6:18 h
Stagioni
Tipologia

Medio

Altitudine minima 1724 m
Altitudine massima 3047 m
Salita totale 1468 m
Sentieri CAI 11 - 12B

Posizione

Profilo altimetrico

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Toponimi sul percorso

Cime e monti

  • Col de Loćia 2069 m
  • Piz de Lavarela 3055 m

Laghi, mari e lagune

  • Lé de Conturines 2518 m

Passi, selle e forcelle

  • Ju dal'Ega 2157 m

Rifugi, casere e bivacchi

  • Capanna Alpina 1720 m

Sorgenti, fontane e cascate

  • Fontanes de Giaric 2199 m

Valli, prati e boschi

  • Plan dal'Ega 1733 m
  • Büsc da Stlü 2534 m
  • Le Gran Plan 2114 m
Descrizione percorso
Avvicinamento

Rifugio Capanna Alpina (46°33'34.85"N 11°58'53.86"E).

Grandiosa escursione panoramica al Piz de Lavarella, nel più bel posto di tutte le Dolomiti, ossia il Parco Naturale di Fanes. Si parte dal Rifugio Capanna Alpina, dove è possibile parcheggiare a pagamento, e si prende il sentiero segnavia 11, il quale sale al Col de Locia e prosegue in lungo per il Gran Plan. Ci si ferma ad un bivio di sentieri, dov’è posta anche una targa scura a Dolomieu, dove si prende il sentiero Tru Dolomieu 12B, con indicazioni per Lavarella e Conturines, il quale sale per mughi e rocce fino al Laghetto delle Conturines, trovato completamente secco. Dal laghetto si prosegue in salita per rocce glaciali sul versante destro, rasentando i paretoni del Lavarella. In questa lunga salita, per tutta la vallata si superano diversi salti e conche (ne ho contate circa 4, tra piccole e grandi) fino all’ultimo suggestivo e imponente anfiteatro dolomitico. Superato facilmente anche l’anfiteatro si è giunti alla testata della vallata, dove si trova una biforcazione di tracce. Non ci sono cartelli né indicazioni, ma solo tracce di sentieri nei ghiaioni, qualche ometto e pittura su roccia, comunque l’orientamento è buono: a sinistra si sale al Conturines e a destra si prosegue con il Lavarella. Si supera un altro salto roccioso, salendo dapprima su un tratto molto impervio e scivoloso, per poi proseguire in piano su una cengia rocciosa esposta ma panoramicamente favolosa, arrivando così ad una sella di rocce glaciali. Dalla sella si prosegue ripidamente sula roccia con brevi passaggi di 1° grado per salire in cresta e al bivio delle due cime del Lavarella. Le cime sono due: la cima ovest è la più bassa, ma anche la più pericolosa da raggiungere, in quando bisogna dapprima salire su un lastrone ripido di roccia, successivamente fare un passaggio dietro molto esposto con difficoltà di 1° grado, per poi proseguire sempre su rocce alla cima ovest; l’altra cima invece è più facile da raggiungere in quanto non presenta l’esposizione pericolosa dell’altra cima, seppur avendo anch’essa qualche piccolo salto da superare. Rientro per la stessa via, facendo molta attenziona al tratto che dalla sella appena sotto il Lavarella scende alla biforcazione delle tracce, ossia alla fine della testata dopo la cengia esposta, in quanto il terrento è estremamente scivoloso e ripido.