Pasquale De Rosa
13 Ottobre 2017

Dal Passo Manghen al Lago delle Stellune

Distanza 20,6 km
Durata --
Stagioni
Tipologia
Altitudine minima 1816 m
Altitudine massima 2330 m
Salita totale 1557 m
Sentieri CAI 322

Posizione

Profilo altimetrico

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Toponimi sul percorso

Laghi, mari e lagune

  • Lago della Buse 2073,5 m
  • Lago delle Stellune 2091 m

Parchi

  • Lago delle Buse 2064,9 m

Passi, selle e forcelle

  • Passo Manghen 2047 m
  • Forcella di Montalòn 2133 m
  • Forcella di Val Sorda 2256 m
  • Forcella Ziolera 2268 m

Rifugi, casere e bivacchi

  • RifugioManghen 2013 m

Valli, prati e boschi

  • Pian della Maddalena 1937,6 m

Foto

Descrizione percorso
Avvicinamento

Dal parcheggio del Passo Manghen (2047 metri), raggiungibile da Molina di Fiemme (Val di Fiemme) oppure da Borgo Valsugana, tramite la strada provinciale del Manghen, si prende il sentiero che inizia proprio dietro al rifugio, superando una grotta adibita a cappella e dedicata ai Caduti delle Guerre.

Si prosegue incontrando sul nostro cammino uno degli alberi monumentali più stravaganti di tutto il Trentino chiamato “l’Eterno”, altro non è che un rimasuglio di albero morto da molto tempo, ma i suoi resti sono spettacolari in…. eterno.
Si ricalca una vecchia strada militare selciata giungendo ad un bivio nell’ampia conca del Lago delle Buse (2060 metri).
Si aggira in quota il versante settentrionale del Montalon e si prosegue, attraverso diversi saliscendi che in alcuni punti risultano abbastanza faticosi, fino a portarsi sotto la Forcella del Montalon ad incrociare il sentiero 362, che collega la Val delle Stue con la Val Campelle. Vale la pena raggiungere la forcella per osservare la Val Montalon ed il sottostante omonimo laghetto, che si può raggiungere con una breve deviazione.
Si segue sempre per il sentiero 322 a destra il quale passa sopra il Pian della Maddalena giungendo poi sopra al Lago delle Stellune. Si prosegue lungo il “Sentiero Italia” per raggiungere le sponde del lago. Il luogo è stupendo, completamente deserto.
Per il ritorno si ripercorre lo stesso itinerario dell’andata.