Paolo C.
17 Settembre 2018

La Palazza e Al Landro del Ledan

Difficile

Distanza 11,4 km
Durata 7:40 h
Tipologia

Difficile

Dislivello 1035 m
In salita 1375 m

Posizione

Profilo altimetrico

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Toponimi sul percorso

Cime e monti

  • La Palazza 2152 m
  • Monte Buscada 2106 m

Rifugi, casere e bivacchi

  • Rifugio Casera Mela 1152 m
  • Rifugio Cava Buscada 1758 m

Valli, prati e boschi

  • Buscada 1847 m
Descrizione percorso
Avvicinamento

Da Erto si sale per stretta stradina, in parte sterrata, fino a casera Mele

Dalla casera si prende la sterrata che conduce, con ampi tornanti, fino al rif. cava Buscada. E' possibile salire anche per un sentiero che inizia nella vecchia stazione a valle della cremagliera (tracce nel bosco) che scende direttamente dal rifugio. Il sentiero è a pendenza regolare, sapientemente realizzato forse dai cavatori prima che costruissero la strada. Innumerevoli e stretti tornanti vi portano in quota in maniera abbastanza "indolore".
Arrivati nei pressi della ex cava, la si attraversa in parte e si prende il sentiero indicato da un cartello segnaletico in legno. Si sale trasversalmente per prati e mughi fino a raggiungere la cresta che si segue per tracce non sempre evidenti, ma con percorso logico, toccando prima cima Buscada. Da qui si scende leggermente per aggirare a sud (tracce evidenti, att.ne, in parte esposto, ma non pericoloso) la cima Palazza. Indi si sale in cresta sempre per tracce (no bollini) alla vicina vetta. Panorama sulla valle del piave, sulle dolomiti e sulle montagne friulane. Colpisce il dislivello sull'asta del Piave, in particolare avete ai vostri piedi l'abitato di Davestra ben 1700mt più in basso, praticamente a piombo!
Si ripercorre quindi il tragitto di salita fino a che (vedi tracciato gpx) il sentiero prima percorso non abbandona la cresta e scende verso la cava. Qui, in corrispondenza di un mugo mezzo rinsecchiti con un sasso incastrato tra i rami (versione naif del classico ometto) dovete tenere la quota e attraversare il pendio, per labili tracce, (nessun bollino/segnale) dirigendovi all'evidente insellatura più avanti e in basso. Qui un palettino segnaletico sulla traccia che prosegue verso forcella Borgà. E' abbastanza evidente una traccia che scende per il ripido pendio (att.ne se bagnato). la si prende e dopo circa 30mt si aggira la roccia sulla sx e ci si trova davanti a una delle più impressionanti visioni che personalmente abbia mai ammirato. Siete su un balcone che volge alla parete nord del monte Borgà. Una immensità che difficilmente potreste immaginare, soprattutto su queste montagne, tutto sommato abbastanza contenute come altitudine. Rifiatato dopo l'impatto, proseguite per pochi metri, aggirando sulla dx (se vi sembra meglio) un salto roccioso, e siete al cospetto della seconda meraviglia, il Landro del Ledan (che sulla cartina tabacco è erroneamente posizionato molto più a nord).
Una caverna enorme con una serie di finestre naturali che ben si prestano a foto in tutte le salse. Porre attenzione al fatto che si è sul bordo di un precipizio.
Una volta gustato appieno lo spettacolo, risalite alla forcella e per percorso abbastanza libero (regno delle marmotte) scendete al rifugio. Da qui consiglio di prendere la scorciatoia di cui abbiamo detto all'inizio e scendere rapidamente al punto di partenza.
Personalmente posso dire che è un'escursione di grande soddisfazione, in ambiente piuttosto selvaggio, ma servito dal rifugio Cava Buscada, il cui gestore e pronto a consigliarvi una serie di percorsi verso il Borgà e i libri di S. Daniele. Il rifugio sorge (è l'ex casa dei cavatori) in un posto molto panoramico, con lo sfondo del mitico Duranno.
Incollo un link attraverso il quale potete vedere un filmato sulla storia della Cava, dismessa nel 1994.
https://www.youtube.com/watch?v=X4pWvn3mpgY