avvicinamento
Escursione con partenza dalla malga Grantagar ora ristrutturata ed aperta con servizio di ristorazione.
descrizione
Partiti presto al mattino dalla malga Grantagar (mt.1500), raggiunta in auto grazie al gentile passaggio in 4X4 offertoci dai nostri simpatici compagni di gita, che ci ha evitato la lunga salita (e soprattutto la discesa) sulla strada militare, percorrendo il sentiero dei tedeschi in un ora abbiamo raggiunto il rifugio Corsi (mt.1874), tuttora chiuso in attesa di ristrutturazione, per poi percorrere il sentiero e la via normale allo Jof Fuart. Il sentiero dopo circa 200 mt. di dislivello si fa subito ripido opponendo un passaggio di 15 metri sul I grado ben appigliato, in seguito si arriva al tratto attrezzato, che consiste nel superamento di un ripido tratto roccioso di una cinquantina di metri ottimamente attrezzato di recente con cavi d'acciaio. Molto singolare il passaggio nella "galleria" naturale, punto più ostico del percorso a causa di rocce sempre bagnate e un po’ viscide, non è particolarmente esposto ma in discesa bisogna fare un po’ d'attenzione. Finito il tratto assicurato si arriva in vetta seguendo una ripida traccia con alcuni semplici passaggi su roccia. La vista dalla cima è veramente spettacolare spaziando su gran parte delle alpi Giulie. Per la discesa abbiamo percorso l'itinerario di salita fino a poco sopra il rifugio passando poi sotto le pareti del Campanile e Ago di Villaco per scendere poi per il sentiero normale fino alla Malga Grantagar, ora da poco aperta e ristrutturata, per rifocillarci. Tempi di percorrenza 5 ore e 40' soste escluse (3 ore per la salita). Nota: per i meno esperti consiglio di utilizzare il kit da ferrata nel tratto attrezzato e per tutti il caschetto.