ESCURSIONE PANORAMICA DI LUSEVERA [B]

DISTANZA 14.1 km
dislivello in salita 468 m
dislivello in discesa 475 m
durata 5:29

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foto 27

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Chiesa di Villanova
Chiesa di Villanova
tabella del Parco
tabella del Parco
icona di Micottis
icona di Micottis
pista forestale verso Vedronza
pista forestale verso Vedronza
altana verso vedronza
altana verso vedronza
rio Malischiat
rio Malischiat
incrocio inizio salita per Poujac
incrocio inizio salita per Poujac
mulino di Micottis
mulino di Micottis

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descrizione

titolo ESCURSIONE PANORAMICA DI LUSEVERA [B]
avvicinamento

Come per tutte le altre escursioni che proponiamo, da Tarcento seguiamo le indicazioni Lusevera -Alta Val Torre. Dopo aver superato Ciseriis (ultima frazione del Comune di Tarcento) risaliamo l'angusta vallata ed il primo paese che incontriamo è proprio Vedronza. L'escursione parte dal ponte sul Torrente Torre che si trova poco oltre l'Albergo Stefanutti. L'itinerario non presenta particolari difficoltà se non per il brevissimo tratto che scende dal Monte Lanta verso Villanova delle Grotte e per il tratto tra la fine della pista forestale e Vedronza che in caso di tempo piovoso potrebbe risultare piuttosto scivoloso. Vista la lunghezza può essere sconsigliato ad anziani e bambini. Si raccomanda comunque sempre un adeguato abbigliamento da trekking, possibilmente scarponi e bastoncini. Poichè ci sono parecchi tratti di itinerario all'ombra potrebbero esserci tratti ghiacciati durante la stagione invernale.

descrizione
SEGNAVIA BIANCO-ROSSI CONTRADDISTINTI DALLA LETTERA “B” La partenza è prevista dall’Albergo Stefanutti” a Vedronza. Dopo aver attraversato il ponte sull’omonimo torrente proseguiamo a destra e, dopo le ultime abitazioni di B.go Oltretorre, imbocchiamo a sinistra una caratteristica mulattiera che si sviluppa sulla riva destra del corso d’acqua. Questa mulattiera, della lunghezza di oltre 1 km, è molto antica ed in passato veniva utilizzata anche per raggiungere molti degli appezzamenti di terra coltivati sui versanti del M.te Clabagnavizza. Lungo la mulattiera notiamo ancora tracce di terrazzamenti sostenuti da muri in pietrame. Nel sottobosco accanto ai rovi che inesorabilmente si stanno impossessando del terreno incolto non mancano felci ed altre bulbose; in primavera tutto il sottobosco assume un intenso colore violaceo per la contemporanea fioritura di un'infinità di crochi, che alla fine dell'estate vengono sostituiti da profumati ciclamini. Al termine della fitta vegetazione, che caratterizza questa zona denominata “Pod Ledina”, notiamo a sinistra un fabbricato rossastro che ospitava la ex stalla sociale del Comune e poco più avanti attraversiamo un ponticello sul Rio Podriepic, che scende dal M.te Postoncicco dopo aver lambito Cesariis. Sullo sfondo già notiamo il bel campanile, alto oltre 47 metri, diventato simbolo di Pradielis e la passerella in legno sul Torrente Torre. Dopo poche centinaia di mt. giungiamo nei pressi della cabina dell’ENEL( 2,00 km - 352). Qui saliamo a sinistra e poco prima dell’ultima casa imbocchiamo la rotabile che ci porterà alla fine del paese. Giunti quasi al termine dell’abitato, dopo una breve discesa a destra, attraversiamo la SS 646 e proseguiamo quindi lungo una strada interpoderale asfaltata che costeggia il Torrente Torre. Poco prima di attraversare il greto solitamente asciutto del Rio Zacoredo possiamo osservare, sulla destra, i resti di un vecchio lavatoio pubblico. Oltrepassato un primo ponte (3 km) muoviamo i passi successivi su un tratto di carrareccia e poco prima di un secondo ponte saliamo a destra per imboccare un sentiero, che dopo aver superato un dislivello di circa 140 mt. ci porta nella frazione di Micottis (4,10 km - 505 mt.). Qui giunti, dopo un brevissimo tratto di strada asfaltata a destra, scendiamo a sinistra e poche centinaia di mt. più avanti attraversiamo un ponticello, con i parapetti in cemento, sul Rio Malischiat dove la strada riprende nuovamente a salire. Appena più avanti raggiungiamo uno slargo (4,50 km) e da qui saliamo diritti lungo la scalinata che termina nei pressi di un’altra fontana sovrastata da un’icona e da una campanella con a lato un piccolo lavatoio pubblico. Alla destra della fontana proseguiamo lungo una brevissima rampa in cemento per imboccare poi una mulattiera (4,75 km – 558), che per le prime decine di metri risulta sensibilmente ripida mentre poi continua con un dolce saliscendi. Dopo sei chilometri raggiungiamo il punto più alto del sentiero (585) e poche centinaia di metri più avanti una breve discesa ci riporta sulla rotabile che collega Micottis al Bivio della Priesaca. La imbocchiamo salendo a sinistra; poco più avanti raggiungiamo l’arteria che collega Monteaperta a Villanova (6,70 km - ) e da qui ci spingiamo a destra. Ignoriamo una prima pista forestale sulla destra ed alla biforcazione successiva imbocchiamo un’ampia carrareccia, che ci accompagnerà fino in località Casere Poujac (6,70 km - 630 mt.). Lungo il tragitto scorgiamo in mezzo alla vegetazione l’abitato di Monteaperta ai piedi del Gran Monte e la chiesa della SS.Trinità. Giunti nelle vicinanze di una baita (7,60 km), recintata anche con traversine ferroviarie, imbocchiamo il sentiero che dopo circa 2 km ci conduce a Villanova. Il primo tratto di circa 1 km, che alterna saliscendi a tratti prevalentemente in salita a volte un po’ accentuata, termina nei pressi del simbolico confine dei tre comuni (8,50 km – 712). E’ in quel punto infatti che si incrociano i confini amministrativi dei Comuni di Nimis, Taipana e Lusevera. Iniziamo a scendere. Lungo questo breve tratto è necessario fare attenzione poiché in caso di tempo instabile o umidità persistente il terreno potrebbe risultare particolarmente scivoloso. Risulta poi particolarmente danneggiato dalle moto di trial sempre troppo frequenti in questi boschi. La breve discesa termina su un falsopiano in fondo al quale proseguiamo lungo un sentiero che scende dolcemente verso Villanova delle Grotte. Giunti a fondovalle prendiamo a sinistra e percorriamo una pista forestale per raccordarci alla strada che collega Villanova a B.go Vigant e raggiuntala saliamo a destra (9,60 km - 615). Dopo poche centinaia di mt. raggiungiamo il “Ristoro Terminal” (10,10 km) nei pressi dell’ingresso turistico della Grotta Nuova. A lato del Ristoro Terminal e di fronte ad un’icona votiva, saliamo la scalinata in lastre di porfido che conduce al “Balcone sull’Ata Val Torre”. Al termine della breve ascesa, raggiunta la strada asfaltata, percorriamo gli ultimi 200 mt. a destra per raggiungere la panoramica piazza di Villanova (685 mt.). Poco più avanti, a destra del cimitero, scendiamo verso l’ex Osteria con cucina “La Zucule”. Da qui proseguiamo ancora a destra e dopo poche decine di mt. raggiungiamo la strada principale, che scende a fondovalle. Proseguiamo, a sinistra, in direzione di B.go Funtig e dopo le prime case della caratteristica borgata percorriamo la prima stradina che si addentra fra gli edifici di particolare interesse, ristrutturati rispettando l’uso dei materiali originari. Appena usciti dal borgo (11,35 km) imbocchiamo nuovamente la rotabile verso destra e circa 500 mt. più avanti, dopo un primo tornante ed un successivo breve rettilineo, proseguiamo diritti lungo la pista forestale che ci ricondurrà a Vedronza (12,00 km -528). La pista forestale si sviluppa in moderata discesa. Al termine della pista (13,65 km – 487 mt.) imbocchiamo il sentiero che va affrontato con una certa prudenza poiché può nascondere delle insidie (es. scivolosità). Il sentiero, alternando ripidi tornanti a brevi tratti in falsopiano, permette di raggiungere in breve tempo il fondovalle. Passando a destra del serbatoio dell’acquedotto di Vedronza completiamo l’ultima parte del sentiero, per riprendere definitivamente la SS 646 davanti alla Sede Municipale di Vedronza (14,45 km). La camminata è praticamente terminata poichè mancano soltanto 400 mt. per giungere l’Albergo Stefanutti.

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ESCURSIONE PANORAMICA DI LUSEVERA [B]
405m di dislivello SEGNAVIA BIANCO-ROSSI CONTRADDISTINTI DALLA LETTERA “B” La partenza è prevista dall’Albergo Stefanutti” a Vedronza. Dopo aver attraversato il ponte sull’omonimo torrente proseguiamo a destra e, dopo le ultime abitazioni di B.go Oltretorre, imbocchiamo a sinistra una caratteristica mulattiera che si sviluppa sulla riva destra del corso d’acqua. Questa mulattiera, della lunghezza di oltre 1 km, è molto antica ed in ...
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