avvicinamento
Dal rifugio Padova, a 10km da Domegge di Cadore
descrizione
Beh... non è facile raccontare del Cridola. Non è facile raccontare dei turriti pinnacoli che contornano questa magica vetta.
Montagna dell'amicizia perchè racconta dell'amicizia tra il cai di Lorenzago e il cai di Forni di Sopra.
Magico perchè... quando ti inoltri sulle sue recondite pieghe nell'intento di salirlo, ti immergi in un mondo quasi di fiaba, con una morfologia direi unica nel suo genere. Certe elevazioni, simili a granitici guardiani, fanno davvero impressione, per come sono in precario ma millenario equilibrio, in un connubio di ombre e luci che lasciano a bocca aperta.
Si parte dal rifugio Padova, a 1300mt, raggiungibile in auto da Domegge per strada in parte asfaltata che avrebbe bisogno di parecchia manutenzione.
Si sale in direzione di forcella Scodavacca, tenendo la sinistra al bivio che a dx ci porta in val d'Arade (forcella Montanaia, molto faticosa da salire da questo versante e, più lontana, forcella Monfalcon di Forni).
Dalla Scodavacca si prende a sx per ripidissimo ghiaione che con circa 300mt D+ ci porta alla Tacca del Cridola. Da qui per bollini si attacca la parete per la via che ci condurrà in vetta. Molti tratti di I° e II° grado e un passaggio (chiave) di terzo. Quindi, facendo attenzione alle lastre inclinate vicino alla vetta, si arriva in cima. Panorama mozzafiato su tutto il circondario.
Si scende per la via di salita, facendo molta attenzione. Sono attrezzate due doppie per altrettante calate nei punti più critici.
Da evitare assolutamente con nebbia e nubi basse perchè perdere la via in caso scarsa visibilità è molto facile e potrebbe rivelarsi molto molto pericoloso.
Buon Cridola per escursionisti esperti ed allenati, oltre che attrezzati.