avvicinamento
Dopo l'albergo Fiames si incrontrerà una strada che scende in discesa a sinistra con indicato Val di Fanes
Si parcheggia dopo crica 1 km
descrizione
Si parte costeggiando l’asfalto sulla destra orografica del torrente, tenendo segnavia 10, si prosegue attraversando il ponte sul Felizon, immergendosi nella parte boschiva con svariate tipologie di alberi e piante da frutto selvatiche, tutte descritte dai numerosi cartelli collocati lungo tragitto.
Si continua sempre su strada forestale tenendo sempre fisso il segnavia 10, passando un ponte sul Fanes e dopo circa 45minuti raggiungendo il Ponte Alto (“Ponte outo” in ampezzano) a circa 1470m
Da qui, dopo essersi imbragati, dopo 50m inizia a destra la ferrata • Giovanni Barbara • che si affronta, nel nostro caso, in discesa.
La ferrata non presenta difficoltà di rilievo (tratto iniziale pura cengia attrezzata), spettacolare il passaggio sotto la cascata (consigliato calzare un k-way vista l’umidità profusa), unico passaggio di attenzione la discesa di un canalino, attrezzato con staffe, particolarmente umido e scivoloso.
Arrivati in fondo al canalino, scendiamo su sentiero tra rocce, e attraverso un ponte metallico attacchiamo la seconda ferrata, la • Lucio Dalaiti •
Anche questa ferrata non è impegnativa, si sviluppa all’inizio su cengia, che saliamo agilmente, superiamo una paretina in discesa con staffe, e arriviamo all’unico passaggio “complesso” del giro: una paretina esposta, che richiede un po’ di agilità e qualche movimento elastico per superarla (ho notato qualche sosta un po’ allentata); superata la parete si continua su cengia fino ad arrivare, di fatto, alla zona di partenza della G. Barbara.
Da qui di sale prendendo e seguendo il sempre evidente segnavia 10 che sale nella pineta, si sale fino a trovare il cartello che indica di scendere a destra passando un paio di ponti sul torrente, qualche bel tratto di ripida salita a zigzag, si passa un altro ponte sul Fanes, e si prosegue su sempre evidente traccia fino ad arrivare all’ultima cascata, alla cui destra nasce la terza ferrata • Cengia di Mattia •
Si scende inizialmente su cengia attrezzata e si arriva subito al passaggio più spettacolare della ferrata: la cengia passa sotto la cascata del Ru de Ra Vales (qui merita una sosta e qualche foto obbligatoria), prosegue con l’aiuto di un paio di staffe per superare il fondo scivoloso, si esce dalla cascata e si sale l’ultima facile paretina attrezzata, superando uno spigolo e trovandosi sopra alla cascata stessa.
Qui di fatto finisce il percorso delle 3 ferrate di Fanes, attraversiamo un ponte di legno, e intercettiamo il sentiero 10 che preso a sinistra ci accompagnerà a ritroso in circa 1h al punto di partenza.
Uscita facile, di grande soddisfazione paesaggistica, panorami molto scenici sulla valle ed i suoi versanti dal Ponte Alto, ferrate di facile applicazione, bellissime forre.
Ps.
Vista la popolarità del luogo, la grande accessibilità allo stesso, la zona è molto frequentata, quasi trafficata in questo periodo (agosto); si potrebbe prediligere di affrontare le prime 2 ferrate in senso contrario (Delaiti in discesa e G. Barbara in salita) tuttavia a mio modestissimo parere il passaggio su parete esposta della Delaiti risulta meno complesso in salita che discesa.
É ovvio che la libertà di scelta di poter percorrere i sentieri attrezzati nei 2 sensi, costringa inevitabilmente a trovare escursionisti che provengono in senso contrario, il che costringe a qualche movimento ampio per scambiare le posizioni e a mio avviso, per alcune persone, su fondo esposto e scivoloso potrebbe non essere banale.
Considerando che l’itinerario presenta dei tratti di sentiero in esposizione, seppure con cengia larga e fondo non scivoloso, é richiesta assenza di vertigini.
Copertura telefonica quasi assente.