Col Nudo EE (Extended Edition)

DISTANZA 15.1 km
dislivello in salita 1510 m
dislivello in discesa 1494 m
durata 7:25
sentieri cai 905,930,965,937

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Cime e monti
    • 2391m
      Col Nudo
    • 1967m
      Col Mat
    • 1951m
      Col di Piero
    • 2402m
      Cima Lastei
Località
    • 1829m
      Casera Col Mat
    • 1595m
      Scalet alta
Passi, selle e forcelle
    • 2334m
      Forcella Bassa del Col Nudo
    • 1739m
      Forcella Dolada
    • 1875m
      Forcella Galina
    • 1825m
      Forcella della Lastra
    • 2130m
      Passo di Valbona

descrizione

titolo Col Nudo EE (Extended Edition)
avvicinamento

Si parcheggia all'ampio parcheggio vicino al rifugio Dolomieu

descrizione
L'idea di oggi era quella di raggiungere il Col Nudo passando per le belle creste del Col Mat che da tempo ne sentivo parlare, ma non ci ero mai salito. Partenza dall'ampio parcheggio a 100m dal rifugio Dolomieu, gli si passa davanti e si sale subito a dx per il Cai905 che abbandoneremo però quasi subito a favore della variante per il Sentiero Naturalistico (della Val Gallina e Dolada) La traccia sale bene a mezzacosta su ripidi pendii erbosi, sentiero sempre evidente, già da qua belli scorci sull'Alpago. Il sentiero aggancia poco dopo nuovamente il Cai905 che ci porta sulla bella cresta del Col Mat, con davanti già lo scenario della nostra meta. Arrivati a forcella della Lastra (1825m) innestiamo il Cai930 che scende bello tosto verso Casera Scalet Alta (ruderi), porre attenzione a un passaggio di I non banale, arrivati ai ruderi della casera la si lascia a sx e di prosegue per incrociare poco il Cai965 che sale da Casera Stabali, e sale sul lato sinistro della Val Venal. Il primo tratto è semplice, a parte il dislivello, la bollinatura è di recentissima realizzazione (un plauso al Cai per il lavoro) e la traccia sempre evidentissima. Si passa il Col de Piero (1997m) e si punta il passo Valbona a quota 2130m. Da qui si sale sul tratto probabilmente più erto di tutto lo sviluppo, la salita è impegnativa ma grazie alla luccicante bollinatura non c'è pericolo di sbagliare. Arrivati all'anticima si affrontano gli ultimi passaggi, un bel tratto di cresta strapiombante (passo fermo raccomandato e assenza vertigini), un canalino di II, e si giunge alla fine all'agognata croce del Col Nudo 2471m. Il tempo di qualche foto, grazie a una condizione metereologica superba (qui gioca la fortuna), e si scende subito su canalone detrittico appena sotto alla cima; anche qui attenzione ad un paio di passaggi non semplici. Scesi per circa 1km sugli infiniti ghiaioni, incrociamo sulla sx il Cai937 che sale dal Col de Piero, lo prendiamo a dx e saliamo a mezzacosta recuperando velocemente il dislivello perso col ghiaione. Probabilmente è qui che ci siamo resi conto che abbiamo sottovalutato la difficoltà del giro: il tratto del 937 che segue (puntinato rosso su Tabacco) si rivela molto faticoso, con costanti passaggi tra i mughi, e continui saliscendi che hanno messo a dura prova le nostre gambe che avevano già addosso circa 1400D+. È qui anche che ci siamo resi conto di aver portato poca acqua 1,5L la giusta misura è sicuramente 2 litri tanto più in questa stagione ancora calda. Raggiungiamo con non poca fatica nuovamente forcella Lastra dalla quale percorriamo a ritroso il Cai905 che avevamo gustato in discesa all'andata, e che ci consuma le ultime energie (e acqua) rimaste risalendo verso la cima del Col Mat. Dal Col Mat abbiamo percorso il medesimo tracciato dell'andata, fino ad arrivare a casera Col Mat dove (non contenti) decidiamo di scendere sul Cai960 che cammina qualche decina di metri sotto la cresta, scende rapido e si sviluppa su continuo saliscendi che prosciugano le ultime forze delle mie gambe, fino ad arrivare a forcella Dolada 1739m, dalla quale parte l'ultimo tratto in discesa del 905 che ci porta al rifugio per una birra. Riassumo cercando di sottolineare 2/3 importanti punti per la riuscita dell'escursione: in primis la bollinatura recentissima è davvero onnipresente, che costituisce un fattore di avanzamento fondamentale; poi la corretta scelta di percorrere il sentiero naturalistico al posto della cresta all'inizio, il che ci avrebbe sicuramente tagliato le gambe che sono fondamentali per salire i circa 800D+ che partono da Casera Scalet Alta; in fine é vero che col senno di poi si poteva ragionare e sviluppare in maniera diversa l'uscita, preferendo forse un'andata e ritorno (magari partendo da Casera Stabali) ma il compimento dell'anello per me ha un valore assoluto. Conclusioni: escursione difficile, più che altro per sviluppo e dislivello (forse nella scala Wikiloc ci starebbe anche un Molto Difficile), da affrontare la mattina presto per non soffrire la calura che batte le creste, almeno 2 litri d'acqua nello zaino, e passo fermo nelle creste strapiombanti e nei canali in discesa. Copertura telefonica buona.

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Col Nudo EE (Extended Edition)
989m di dislivello L'idea di oggi era quella di raggiungere il Col Nudo passando per le belle creste del Col Mat che da tempo ne sentivo parlare, ma non ci ero mai salito. Partenza dall'ampio parcheggio a 100m dal rifugio Dolomieu, gli si passa davanti e si sale subito a dx per il Cai905 che abbandoneremo però quasi subito a favore della variante ...
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