Beschreibung
A due passi da casa (almeno per i vittoriesi) escursione interessante, varia, panoramica, tutta su sentieri di cresta dei colli intorno a Vittorio Veneto, ma PIUTTOSTO IMPEGNATIVA PER LUNGHEZZA/DISLIVELLO (si precisa che, a differenza di quello recepito, l’esatto dislivello in salita è di m 1487). Il percorso può essere circolare partendo da zona centro di Vittorio Veneto oppure, volendo risparmiare 2-3 km si parte dal Castello del Vescovo e si arriva alla Torre dell’orologio a Serravalle (o viceversa, ovviamente). Tralascio il facile percorso di avvicinamento ed inizio la relazione partendo dal parcheggio antistante il Castello del Vescovo, dal quale incomincia il sentiero. Si sale subito, costeggiando appena più avanti un acquedotto, e si prosegue sempre diritti prima a zig zag e poi più ripidamente, oltrepassando un sentiero che taglia perpendicolarmente, ed in breve tempo si giunge in vista della chiesetta di San Rocco. Si prosegue per la cresta, trovando prima una grotta a destra e poi la chiesa stessa (il sentiero passa sia davanti che dietro). Si perviene su strada bianca trovando prima un capitello e poi un arco sotto il quale si passa fino a scendere nella valle. Al primo vero tornante si gira a destra fino ad incrociare il sentiero che sale da Salsa. Lo si oltrepassa e dopo un tratto praticamente pianeggiante, dopo la seconda strettoia ad S, si imbocca, a sinistra, il sentiero di cresta che è partito poco sotto. Molto ripido ed esposto (far attenzione in un tratto) si arriva direttamente alla croce. Si prosegue per la cresta fino alla parte più alta del colle e poi si ridiscende prima nel bosco e poi in un prato tenendo sempre la traccia di sinistra. Si costeggia un torrente e si ridiscende nella valle fino a strada cementata; la si segue a destra verso il Borgo Posoccon, che si rasenta per scendere ancora, arrivando a strada asfaltata. Si gira a sinistra verso san Fris e dopo un centinaio di metri (capitello a sinistra) si oltrepassa ponte a destra (sentiero 1042 con indicazioni Perdonanze, Montebello,ecc). Si prosegue passando sotto il viadotto autostradale; si evita una prima debole traccia a destra con indicazione seminascosta Creste della Bigontina e si prende la successiva (in prossimità di panchina, sempre a sinistra). Si sale fino ad arrivare in cresta (dove il sentiero ridiscende per Montebello) ma noi ovviamente andiamo a destra percorrendo con numerosi saliscendi tutta la cresta. Quando si incomincia a scendere si può evitare il percorso segnalato (più lungo) e si segue debole traccia sulla destra, che porta velocemente al sentiero 1042 che sale da San Fris, che avevamo lasciato in precedenza. Si prosegue a sinistra trovando prima il capitello di S. Antonio e poi un piccolo gruppo di case (fontana). Si perviene quindi a strada asfaltata e subito dopo si gira a destra (sempre sentiero 1042) iniziando a salire verso il monte Bala (la cui sommità è chiusa da vasto recinto con allevamento asini). Giunti infatti di fronte a cancelletto si tiene l’evidente traccia a sinistra che porta ad uno scollinamento con due alternative. Girando a destra si scende a Borgo Castagnè e girando a sinistra si risale ancora fino alla cresta dei Piai che poi si percorre integralmente fino a scendere nei pressi di casa abbandonata incrociando un largo sentiero che pone ancora due alternative. Quella di destra – più breve e più semplice - porta a Borgo Castagnè, quella di sinistra porta, attraverso un prato, ad una strada bianca sulla quale ci si immette girando a destra per poi girare subito ancora a destra scendendo su sentiero largo, a tratti molto sconnesso e spesso fangoso, in fondo alla valle. La traccia passa attraverso un prato e si arriva a torrente che si oltrepassa (ponticello) iniziando nuovamente a risalire prima su strada cementata e poi, tenendo la destra, su strada asfaltata verso Tarzo. Si attraversa la strada che collega Tarzo a Vittorio Veneto/Nogarolo e si sale verso il Borgo Introvigne. La traccia a questo punto non sempre è visibile; comunque, intuitivamente, si tiene la destra passando vicino alle case (strada asfaltata, bianca e cementata) fino a ridiscendere alla precedente strada principale che da Tarzo porta a Nogarolo. La si percorre per alcune centinaia di metri, fino a pervenire al centro abitato. Si prende la prima strada a destra, ci si destreggia in mezzo al borgo di case (fontana) fino a quando si trovano le tracce segnalate del largo sentiero che sale verso destra. Dopo alcune centinaia di metri lasciare il sentiero principale e seguire traccia a sinistra (numero su un masso) che segna l’inizio delle creste del Monte Baldo. Salita erta e scivolosa con pochi appigli (ad un traliccio dell'alta tensione tenere la traccia di destra). Raggiunto il punto più alto si inizia a scendere (croce in legno) mantenendo comunque sempre la traccia di cresta ed evitando due deviazioni a destra che riportano sulla strada asfaltata/San Lorenzo. Tratto molto panoramico con vista quasi a 360° sui laghi di Revine, i laghi della Val Lapisina, i monti dell'Alpago e tutta la pianura. Si giunge quindi al rudere di S. Antonio Abate e da qui a Serravalle.