avvicinamento
Da Imer, seguire le indicazioni per il rifugio Fonteghi. Si attraversa il torrente Cismon e si percorre una stretta strada asfaltata che si inoltra nel profondo canion roccioso della Val Noana. Si oltrepassa la diga e poi il rifugio (qualche tratto sterrato) fino al termine della strada a 1160 in Val Nagaoni loc. El Belo dove si lascia la macchina.
L'escursione è di 2 giorni con pernottamento in tenda nel Cadin di Neva. Inoltre è un'escursione alpinistica con passaggi in roccia fino al III grado. E' necessaria avere tutta l'attrezzatura necessaria.
descrizione
I Giorno: difficoltà E, 900 m dislivello in salita, 2.30 h Val Noana - Cadin di Neva
Si segue la strada cementificata che sale ripida nel bosco con numerosi tornanti verso il rifugio Boz.
A quota 1550 m si esce dal bosco e si invontra ilo bivio per il rif. Boz. si continua a seguire la strada che tra pascoli, passa nei pressi di malga Neva I e poi arriva a Malga Neva II a 1741 m. Sulla sinistra si intravede il catino roccioso di Neva chiuso dal possente monte Neva a sinistra e dalla Costa di Soria a destra. Si prende la strada che parte dietro alla malga e si addentra nel bosco. A 1825 m, presso un abbeveratoio, si incontra il bivio per il Cadin di Neva. Seguire ora il sentierino molto stretto che taglia in diagonale il ripido versante erboso. Si raggiunge quindi una bellissima cascatella a circa 1900 m (sorgente di Neva) alla base di una parete rocciosa. Il sentiero si sposta quindi a sinistra e sale ripido a serpentine tra mughi passando alla base delle aguzze cime sud di Neva. Si raggiunge quindi il catino ghiaioso del Cadin di Neva. Appare quindi la turrita forma del Sass de Mura che incombe in fondo alla vallata sulla destra. L'ambiente è solitario ed alpinistico. poco oltre il ciglio sul catino, sulla destra, c'è una piana erbosa dove si può montare la tenda. Bellissima la veduta verso sud sulle Dolomiti Bellunesi con il Sasso di Scarnia, la verde cresta del Colsent-Monte Alvis e oltre al passo finistra si riconosce il monte San Mauro.
II Giorno, difficoltà A (III grado), 550 m salita, 1450 in discesa, 1 giorno
Si segue il sentiero che sale la Val di Neva. Sotto a forcella Neva si salgono le ripide ghiaie che conducono all'intaglio 2150 m. Bellissima veduta a N sulle Pale di San Martino. Seguire sulla destra una cresta rocciosa fino ad un profondo intaglio in roccia (II grado). Si scende un ripido camino per circa 6 m fino al fondo spesso ghiacciato. Si risale dall'altro versante su ghiaie e poi seguendo una larga cengia diagonale che taglia il versante SO del monte. Si raggiunge la cresta (2400 m) sotto la turrita cima ovest. Da qui si vede la cima este lo spallone con un bell'arco naturale. Si abbandona la cengia principale per seguire una stretta cengia che verso sinistra si porta alla base della verticale parete ovest. Si attacca salendo una paretina verticale e un camino fino alla prima sosta (III). Si sale tra ghiaie e si aggira uno spallone incontrando una seconda paretina di 10 m. La si sale incontrando a metà una fascia con meno appigli. Segue un tratto su roccette con breve caminetto (I). L'ultima paretina ha un breve tetto superabile sulla sinsitra con una facile placca (II). Si raggiunge la ghiaiosa cresta sommitale. Si raggiunge la cima ovest del Sass de Mura (2522 m) dalla quale il panorama è stupendo verso nord, in particolare sul Piz Sagron.
La discesa è per la via di salita.
N.B.: la salita alla cima è possibile farla dal campo base portando con sé solo lo stretto necessario e poi riprenderlo al ritorno.