avvicinamento
Fun. Tn-Sardagna o LEX 202 Tn-Lagolo(A)/ LU 6 fermata Cadine o Lex. 201 Trento-Tione ®
descrizione
Itinerario che da Sardagna porta a raggiungere Sopramonte per concludersi a Cadine con una non troppo lunga e piacevole passeggiata. Partiamo dalla piazza di Sardagna, raggiunta con l'autobus o con un breve tratto a piedi dalla stazione a monte della funivia (circa 500 m.). Qui è stato piazzato un cartello esplicativo di Rete Riserve, riguardante le fasce fitoclimatiche e le specie arboree presenti sul territorio. Naturalmente ci sta anche la salita a piedi da Trento, descritta in altri itinerari che ci porterà via ulteriori 45-50'. Ci dirigiamo in salita ed a dx. per via Ronco d'Andrea, evitando di imboccare la SP. In prossimità della stessa prendiamo in discesa la stretta via contrassegnata col cartello di divieto ai mezzi sup. alle 3,5 tonnellate. Dopo qualche metro sull'asfalto in forte discesa prendiamo a sx. la cosiddetta Strada Romana che tra coltivi e con una bella vista che comincia ad aprirsi sulla valle sottostante (panorama mozzafiato come recita enfaticamente un cartello in legno) ci porta ad incrociare di nuovo la Provinciale (poco sopra a sx.) in prossimità del Parco delle Poze (q. 641). Possiamo ora seguire la SP. da sotto (prato privato) oppure per un breve tratto sull'asfalto (di solito il traffico non è mai sostenuto, a meno che non becchiamo il primo week-end di luglio in cui impera il fracasso della Trento-Bondone, storica gara di automobilismo in salita) per arrivare al primo tornante dopo Sardagna. Da qui e precisamente da uno spiazzo sulla dx. ci inoltriamo nel bosco, dapprima in falsopiano poi in salita per 2-300 metri. Un altro piccolo spiazzo con una deviazione sulla sx. ci fa risalire ed incontrare il sentiero dei Castagni, pianta che infatti costituisce la gran parte della flora boschiva intorno a Sardagna. Seguiamo il sentiero fin quasi sulla SP. (anche se non ci torniamo) nelle vicinanze di quella che fu chiamata “la curva della morte(103)” dopo il tragico incidente stradale del 1949 dove morirono 7 persone. Sbuchiamo, dopo alcune curve nel bosco, già sulla Strada del Camponcin, allargata e riasfaltata tra il 2013 ed il 2015. Il Passo del Camponcin (811 m., 40'), permette di rifiatare con una piccola area di sosta in prossimità dell'entrata al giro storico del Castelar de la Groa, descritto nell'it. 33. Proprio questo itinerario percorreremo a ritroso fino all'incrocio tra via al Palù e via alla Dossa. Scendiamo qui per la via al Palù (cartelli direzione Sopramonte-Baselga), diversificando quindi rispetto al precedente itinerario fino all'incrocio con Via della Belina che percorreremo in discesa (già visibile il campanile). Alla fine della discesa proseguiamo nella zona pedonale per arrivare alla Piazza della Chiesa di Sopramonte. Attraversiamo la Piazza in linea retta (sulla sx. c'è un bar-pasticceria, se si volesse approfittarne) e scendiamo dalla stretta viuzza tra le case (lasciandoci il campanile alla dx.) nella piazzetta sottostante, dove hanno sede il negozio d'alimentari, uno di frutta e verdura, un bar, la macelleria Cainelli e gli uffici della circoscrizione del Bondone. Prendiamo le scalette che scendono a sx. della macelleria e ci ritroviamo in via Vegiara (a sx. la sede Sat di Sopramonte; a dx. la riv. Tabacchi)) e poi di nuovo in discesa fino ad incrociare la SP, che attraverseremo scendendo per lo stretto sentiero sterrato prima e lastricato poi che, passato un ponticello coperto, ci porta in pochi minuti risalendo nella piazzetta di Dossolo (fontana e capitello di S. Antonio). Proseguiamo verso dx. per via del Dossol, scendendo per qualche centinaio di metri, fino ad incontrare via della Val dei Molini che collega Sopramonte con Baselga del Bondone. La prendiamo verso sx. e proseguiamo sull'asfalto (purtroppo) per circa 1 km. La via diventa poco dopo via di Campedel e poco prima di una curva secca sinistrorsa imbocchiamo a dx, seguendo le indicazioni per l'it. 18 fino a Cadine(104), in via del Capitello. Imbocchiamo, arrivati quasi in piazza, a dx. per via dell'Androna, dove scenderemo incrociando dopo poco la via proveniente dalla piazza e dove imboccheremo a sx. la stretta via dei Voltèi per antica scalinata. Uno scorcio d'antico e pittoresco paesaggio terrazzato, sotto la mole della nuova chiesa, si apre ai nostri occhi con i resti, ormai ammodernati sulla dx., di quello che doveva essere un mulino (sentiamo ancora oggi il rumore e la potenza dell'acqua). E' questa la parte terminale di via dei Molini, che scende da Sopramonte ma è percorribile solo dal torrente, ipotesi questa non molto pratica da mettere in atto. In fondo alla strada, prima che sfoci sulla vecchia statale poco distante dalla loc. Pasiel, risaliamo per una stradina erbosa fino a raggiungere il Parco Pubblico di Cadine (ev. punto acqua). Da qui riscendiamo verso il parcheggio e a dx. verso la ex statale, dove troveremo la fermata dell'autobus poco oltre il Ristorante Galletto.