descrizione
Dalla sella di Somdogna si lascia la carrareccia principale e si prende la traccia che traversa i prati a destra in corrispondenza di una vasca in cemento. Si sale in un rado bosco per andare ad intersecare il solco di una lunga trincea poco dopo la quale si divalla brevemente a ricongiungersi al segnavia CAI, poco sopra il laghetto di Somdogna. Al bivio si seguono le indicazioni per lo Jof di Somdogna iniziando a salire in modo assai deciso tra lembi di bosco e radure invase dai mughi. Dove la ripidezza si appiana un poco si incontrano i primi ruderi di costruzioni militari, seguiti da altri poco più a monte. Il sentiero prosegue su terreno man mano più aperto tra mughi e rododendri, sempre evidente, giungendo a toccare la cresta in corrispondenza di un magnifico belvedere sul Montasio. Dopo un breve gradino roccioso si arriva ad una linea trincerata nei pressi della vetta alla quale si arriva con qualche ultima svolta (croce e libro di vetta).
La discesa avviene nel versante opposto verso il quale si cala passando accanto ad imponenti resti di fortificazioni. Oltrepassata la fascia dei mughi, ha inizio il traverso alla base del Montasio, spesso ingombro di neve fino a stagione inoltrata. Con una breve risalita, dopo aver intersecato il sentiero che utilizzeremo per scendere al rifugio Grego, si arriva al ripiano che ospita il bivacco Stuparich.
Dal bivacco si ritorna sui propri passi fino al bivio incontrato in precedenza, poi si prende a destra, iniziando a scendere in maniera abbastanza ripida entro un rivolo roccioso malagevole. Dalle ghiaie del fondovalle si passa sull'altro versante quasi in quota, percorrendo una zona detritica fittamente colonizzata da mughi. Con qualche saliscendi si passa ad un versante più ombroso e caratterizzato dal bosco di faggio. Raggiunto infine il rifugio Grego si rientra alla sella di Somdogna tramite la pista di servizio.
Tratto da Le Guide di SentieriNatura vol. n.4 – I Sentieri della memoria
www.sentierinatura.it
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