descrizione
Si inizia salendo verso la località di Roncavazzai ("castello" privato). Si prende la cresta verso est in corrispondenza dell'ultimo tornante (nei pressi dello specchio). Nessun segnavia ne bollino alcuno (per il momento, in futuro è prevista la posa di segnaletica), bisogna seguire la traccia (meglio usare quella GPS). Si sale velocemente in cresta, che si percorre integralmente, fino alla chiesa di S. Lucia, dove si va a dx per strada asfaltata per circa 500mt. Qui, nei pressi di un capitello, si prende il sentiero segnato (migliorabile con bollini) 1030 che ci riporta a ovest, verso la provinciale, passando per gli abitati di Farrò e Col.
Giunti sul passo della Perentana (scollinamento nel versante di Farrò q. 325mt ca), si prende la cresta che si tiene sempre sul filo, fino a giungere a una recinzione di rete verde che va seguita (tracce, bollini e qualche fettuccia) fino a incontrare una carrareccia ampia che ci porta sulla comunale per Farrò.
La traccia GPX ricalca il sentiero 1030 originale (ora interrotto) che correva leggermente a su della cresta (prossimamente la correggerò).
Successivamente si attraversa l'abitato di Farrò e si devia a dx, verso la chiesa del borgo. Quindi si scende per una strada asfaltata ma chiusa al transito veicolare, fino a portarsi quasi nel fondovalle. Qui si prende a dx una sterrata che ci porta lungo la Vallalte fino a deviare decisamente a sx e arrampicarsi all'abitato di Col. Da qui si scende verso la provinciale e si ritorna al punto di partenza sfruttando la pista ciclabile affiancata alla strada principale.
Bella escursione, di quasi 12 km, che richiede un tempo di percorrenza std di circa 4 ore.
NB: prima di iniziare la cresta (Roncavazzai), in corrispondenza dello specchio stradale, si potrebbe fare una piccola deviazione per visitare il luogo dove, secondo la leggenda, è stata ritrovata la Madonna di Follina (vecchia lapide in loco). Ricordiamo, comunque, che si tratta di proprietà privata.