avvicinamento
Per carrozzabile fino al parcheggio vicino a Forcella Lavinia
descrizione
Questo sentiero attrezzato solo in parte, soprattutto nella parte iniziale, sfruttando una evidente linea di debolezza della parete, risale tutto un lungo colatoio detritico, spesso innevato ad inizio stagione .
L’attacco vero e proprio è caratterizzato da una specie di serpentina letteralmente scavata nella roccia, per poi proseguire su una serie di rampe sempre praticamente prive di esposizione in cui il cavo è usato più che altro come corrimano, su pietre mobili, abbastanza faticoso e pericoloso in caso di affollamento a causa della caduta di pietre.
Giunti alla fine di questo lungo diagonale si giunge su una piccola forcella con bel panorama sul territorio sloveno, e qui finiscono in pratica i tratti attrezzati. Il resto dell’ascesa avviene tra massi e roccette, facilmente fino alla croce di vetta , a quota 2678m.
Per la discesa è sufficiente dalla vetta prendere il sentiero in corrispondenza di un enorme “ometto” , attraverso un sentiero a tratti attrezzato che corre inizialmente sulla cresta del Mangart in direzione del Piccolo Mangart di Coritenza-2393m, per poi staccarsene in corrispondenza di una pietra miliare di confine, e quindi, con un percorso semicircolare ad aggirare la vetta, si riporta alla fine della Via Italiana e successivamente alla Forcella del Mangart.