avvicinamento
La traccia parte dalla stazione dei Vigili del Fuoco di Bassano
Grande parcheggio nelle vicinanze
descrizione
La prima parte attraversa il centro storico ed il Ponte degli Alpini.
Si prosegue seguendo il sentiero lungo Brenta fino a Sarson dove si prende un sentiero privo di indicazioni che porta verso contrada Vallison. Ci sono diversi sentieri che conducono tutti verso contrada Caluga.
Da Contrada Caluga si trovano indicazioni verso Monte Caina ma la traccia segue un sentiero non segnalato abbastanza panoramico e più pendente e corto rispetto al classico che sale a Monte Caina.
Raggiunta la cima, dove troviamo una zona sacra, il panorama sulla pianura è grandioso. C'è anche una postazione con binocolo che permette di osservare Venezia e addirittura l'Istria nelle giornate con cielo terso.
Si sale ancora verso località Palazzon da dove si prende il sentiero che si dirige verso Monte Campolongo ma prima di raggiungere la zona delle trincee si svolta a sinistra per il sentiero 769 che porta in Valranetta (indicazioni).
Da Casare Valranetta si prende il sentiero 800 che si segue per un lungo tratto. Si sale verso Col Mattio e raggiunte le malghe ci si addentra nel bosco. Qui la traccia è una carrareccia che attraversa il bosco di faggi.
In breve si raggiunge Casara Col della Berretta e si scende a Malga Pozzette.
Si risale ed il sentiero si fa pendente fino a raggiungere alcune malghe e successivamente Col d'Astiago (caratteristico il serbatoio dell'acquedotto che serve l'altopiano che deturpa la cima). La traccia fin qui è sempre evidente anche se segni e segnali talvolta latitano. Proprio in questo tratto, secondo mio modesto parere, richiede attenzione: bisogna percorrere la dorsale e poi si svolta a destra verso il bosco e Col de Remi.
Alcuni reticolati impedivano il passaggio ma evidenti segni biancorossi segnalano che la traccia è corretta.
Da Malga Posta di Sopra (o Malga Col dei Remi) si segue la strada sterrata in discesa.
Svoltando a destra (indicazioni) si raggiunge Malga Lazzarotto, la si passa e si scende verso Sasso.
Si ritorna sulla sterrata che porta all'arrivo della Calà del Sasso e successivamente ai campi sportivi.
Attraversato l'asfalto ci si dirige verso Col del Rosso e la salita si fa piuttosto ripida.
In meno di un'oretta si raggiunge la cima con l'arrivo della sciovia.
Da qui ho preferito seguire le tracce che percorrono le piste da sci invece che la carrareccia quindi si scende verso Melaghetto e si risale a Monte Valbella.
Una volta passato il monumento si scende verso Ronco Carbon, si attraversa l'asfalto e si risale verso il Monte Sisemol, ultima fatica prima di ridiscendere a Gallio.