ESCURSIONE DI BORGO SIMAZ (E)

DISTANZA 4.4 km
dislivello in salita 109 m
dislivello in discesa 105 m
durata 1:09
sentieri cai NON E' INTERESSATO DA SENTIERI CAI

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Chiesetta di Musi
Chiesetta di Musi
Tratto a lato Torrente Mea
Tratto a lato Torrente Mea
Inizio carrareccia dietro Albergo
Inizio carrareccia dietro Albergo
Particolare lungo il tratto verso Pian dei ciclamini
Particolare lungo il tratto verso Pian dei ciclamini
Sulla via del ritorno
Sulla via del ritorno
Area pic-nic dietro ad Albergo Alle Sorgenti
Area pic-nic dietro ad Albergo Alle Sorgenti
Sorgente a lato strada dove inizia sentiero per Musi
Sorgente a lato strada dove inizia sentiero per Musi
Parte finale carrareccia dietro Albergo
Parte finale carrareccia dietro Albergo

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descrizione

titolo ESCURSIONE DI BORGO SIMAZ (E)
avvicinamento

Dopo essere risaliti da Tarcento quasi fino alla fine dell’Alta Val Torre, giunti in località Sorgenti del Torre a Musi, attraversiamo a sinistra il ponte sul Torrente Mea per inerpicarci verso B.go Tanataveile. Nei pressi delle prime case della piccola borgata (627 mt.), giriamo a destra e poco più avanti possiamo parcheggiare davanti alla chiesa del paese. Qui inizia l'escursione percorrendo la strada che porta a B.go Simaz.
L'escursione non presenta grosse difficoltà se si esclude la breve salita nella parte finale ed ha una lunghezza di circa 4,5 km. Questo anello viene utilizzato anche come percorso breve dalla marcialonga che ha luogo a Musi il primo sabato di agosto.

descrizione
SEGNAVIA BIANCO-ROSSI “E” L’imponente catena dei Monti Musi fa da sfondo ad un ambiente con paesaggi molto diversi fra loro e a volte anche unici; boschetti, prati, greti di torrenti e praterie di ginestre si alternano con frequenza lungo il sentiero. L’ambiente si presenta in gran parte integro e consente di osservare oltre a varie particolarità naturali, anche alcune cose curiose. Abbandonata l’auto imbocchiamo la strada asfaltata che passa a sinistra della chiesetta e che si sviluppa alle pendici del M.te Musi e dopo soli 850 mt. giungiamo a B.go Simaz riconoscibile per una vecchia fontana che si trova in mezzo ad una piazzola. Attraversiamo il borgo lungo la strada principale e dopo poche centinaia di mt. raggiungiamo un’icona votiva, dedicata alla Madonna della Neve. A pochi mt. dall’icona un grande cartello segnala l’inizio del Sentiero Natura “Valle Musi” che percorreremo nella sua parte iniziale. Il paesaggio che incontriamo da qui alla fine dell’escursione, pur trovandoci nella zona più piovosa d’Italia e in una delle più piovose d’Europa, è arido e pietroso e sono del tutto assenti i corsi d’acqua perenni. L’assenza d’acqua corrente è dovuta al grande spessore delle ghiaie che, come una grossa spugna, assorbono totalmente le precipitazioni, tanto che anche dopo forti acquazzoni sul sentiero non troveremo mai una sola pozza d’acqua. Muoviamo i passi successivi attraversando un boschetto di carpino nero ed orniello cui fa seguito una successione di belle radure prima di giungere in breve alla pendici del M.te Ruscie caratterizzate da un suolo più arido e sassoso. In questi luoghi, a primavera, possiamo osservare una interessante fioritura di specie che solitamente fioriscono a quote più elevate come il camedrio o il rododendro nano e che scendono fin quaggiù poichè trovano un ambiente favorevole lungo i greti ed i ghiaioni. Nella tarda estate invece il colore prevalente è il rosa carico della genzianella pelosa che si rinviene comunemente lungo tutto il percorso. Attraversiamo quindi un terrazzo alluvionale aridissimo, con alberi che crescono come bonsai naturali dovendosi adattare a condizioni estreme. Invece di attraversare il greto sassoso del Rio Zalodra (1,50 km - mt. 639) facciamo una brusca curva a destra e poi scendiamo lungo l’argine destro dello stesso rio. Dopo poche centinaia di mt. attraversiamo un guado arido (2,00 km) proseguendo a sinistra e quasi subito raggiungiamo il greto del Torrente Mea (2,30 km.) solitamente privo d’acqua ad esclusione delle giornata in cui ci sono intense precipitazioni piovose. Attraversiamo in diagonale il greto per raggiungere la SS 646 (2,50 km.). Scendiamo a destra lungo la strada statale fino al piazzale che si trova davanti all’Albergo “Alle Sorgenti”. Da qui proseguiamo a destra e dopo aver attraversato nuovamente il greto del Torrente Mea passiamo davanti al locale (2,90 km.) Procediamo poi lungo la carrareccia che inizia sul lato sinistro del fabbricato. Lungo il cammino troviamo un tabellone, posto dal Parco delle Prealpi Giulia ed un tavolino per un’eventuale sosta. Ritornati (3,35 km.) sulla strada asfaltata, che porta a Plan di Tapou, la percorriamo per soli 250 mt. prima di abbandonarla definitivamente e proseguire, sulla destra, (3,60 km.) lungo il sentiero che ci ricondurrà a Musi. Dopo i primi 100 mt. pianeggianti inizia una salita abbastanza ripida ma piuttosto breve. Dopo altri 400 mt. incrociamo il sentiero CAI 709 che sale al Plan di Tapou per poi inerpicarsi al M.te Cadin (4,10 km.). Attraversiamo il greto dell’ennesimo torrente che si trova lungo il percorso ed al termine di una brevissima salita, ignoriamo una stradina invitante che scende verso il paese proseguendo diritti. Pochissimi mt. più avanti scendiamo a destra per giungere nella parte posteriore del paramassi che protegge il paese. Qui proseguiamo a sinistra e dopo poche decine di mt. scendiamo sulla strada asfaltata (4,30 km) che imboccheremo verso sinistra. Oramai poche centinaia di mt. ci separano dal concludere la breve escursione

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ESCURSIONE DI BORGO SIMAZ (E)
90m di dislivello SEGNAVIA BIANCO-ROSSI “E” L’imponente catena dei Monti Musi fa da sfondo ad un ambiente con paesaggi molto diversi fra loro e a volte anche unici; boschetti, prati, greti di torrenti e praterie di ginestre si alternano con frequenza lungo il sentiero. L’ambiente si presenta in gran parte integro e consente di osservare oltre a varie particolarità naturali, anche alcune cose ...
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