ESCURSIONE DELL’ABISSO DI VIGANT (I)

DISTANZA 6.0 km
dislivello in salita 158 m
dislivello in discesa 154 m
durata 2:30

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foto 28

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Campanile di Vigant
Campanile di Vigant
Zajama
Zajama
Uscita dal sentiero a Chialminis
Uscita dal sentiero a Chialminis
Abisso di Vigant
Abisso di Vigant
Strada verso Vigant
Strada verso Vigant
Sentiero verso Chialminis
Sentiero verso Chialminis

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descrizione

titolo ESCURSIONE DELL’ABISSO DI VIGANT (I)
avvicinamento

Da Tarcento seguiamo le indicazioni per Lusevera- Alta Val Torre. Imboccata la vallata al primo incrocio svoltiamo a destra seguendo seguendo le indicazioni Villanova delle Grotte. Proseguiamo diritti anche a meta' paese, ignorando le due strade che salgono verso la piazza principale del paese. Dopo poche centinaia di metri giungiamo nei pressi del Ristoro Terminal dove possiamo parcheggiare. Qui imbocchiamo la strada asfaltata che scende verso B.go Vigant. E' un'itinerario abbastanza semplice adatta alla maggioranza degli escursionisti.

descrizione
SEGNAVIA BIANCO-ROSSI CONTRADDISTINTI DALLA LETTERA “L” L’itinerario, contraddistinto dalla lettera L, inizia nei pressi del Ristoro Terminal. Nella parte iniziale percorriamo la strada asfaltata che conduce a B.go Vigant. Dopo circa 1 km., notiamo, alla destra sul fondovalle, un bel lavatoio utilizzato nel passato dagli abitanti di Villanova delle Grotte per lavare le lenzuola ed il vestiario. E’ stato recentemente ripristinato grazie all’opera volontaria del Dott. Livio Rieppi e del sig. Lucio Coos. Una brevissima scala in pietre permette di accedervi tranquillamente dalla strada. Circa 200 mt. (1,2 km.) più avanti scendiamo a destra, per qualche decina di mt. e poi proseguiamo diritti verso l’abisso di Vigant (1,9 km). Davanti all’abisso c’è la possibilita’ di effettuare una breve sosta per visitare l’interessante antro. I lavori di ristrutturazione eseguiti nel 2005 permettono di visitare agevolmente la parte iniziale dell’abisso vero e proprio, il cui ingresso misura 10 mt. per 8. L’infiltrazione delle acque del Rio Tanaloho all’interno degli strati calcarei che formano la soglia della valle, ha dato origine all’imponente abisso con la conseguente formazione di una valle cieca. Dal grandioso ingresso le acque, superando un dislivello di oltre 250 mt. ed un percorso di 1500 mt. di gallerie, rivedono la luce uscendo dalla sottostante grotta Pre Oreak nella val Cornappo. L’abisso è formato da una galleria principale molto ampia, interrotta da vari pozzi, il più profondo dei quali misura 96 mt. ed è largo una quindicina. Le prime esplorazioni risalgono al 1896 e negli anni successivi vari gruppi di speleologi penetrarono nella grotta scoprendo varie gallerie. Solo nel 1965 però uno speleosub, immergendosi nella grotta Pre Oreak, riuscì a superare la galleria sifonante lunga una quarantina di mt. e riemerse nella parte più profonda del Vigant, dimostrando così anche il collegamento tra le due grotte. In una delle varie esplorazioni all’interno dell’abisso vennero scoperti resti ossei di animali vissuti durante l’ultimo periodo glaciale, tra cui ossa e denti dell’Ursus Spelaeus, il temibile Orsi delle Caverne. La grotta Pre Oreak costituisce pertanto la parte terminale del Vigant. Recentemente è stato rilevato un ingresso superiore dell’Abisso di Vigant, che porta il dislivello totale di questa grotta a 280 mt. Riprendiamo il cammino verso destra e 300 mt. oltre l’accesso all’abisso di Vigant abbandoniamo la storica mulattiera (2,1 km - 589 mt.) per imboccare un sentiero che si stacca sulla sinistra. Dopo una brevissima ascesa scende leggermente e dopo aver superato un tratto in falsopiano, dove è richiesta un po’ di prudenza a causa di una scarpata a strapiombo sulla sinistra (2,3 km - 575 mt.), e l’alveo del Rio Preoreach riprende nuovamente a salire attraversando una zona dove la vegetazione è meno fitta. Nel percorrere questo tratto spesso il paesaggio si apre sulla pianura friulana, sulla stretta vallata che porta a Taipana e sul M.te Cladis (839 mt.). Attraversato l’ennesimo ruscello (2,9 km - 610 mt.) proseguiamo nell’avvicinamento a B.go di Mezzo che raggiungiamo dopo una brevissima salita finale (3,4 km - 622 mt.) all’interno di una piccola abetaia. Raggiunta la rotabile, proseguiamo a destra in direzione di Villanova delle Grotte lungo un tratto asfaltato, dove il traffico veicolare è molto scarso e la cui pendenza, non molto sensibile, rende gradevole la camminata. In prossimità della chiesa di Chialminis (3,7 km - 685 mt.) possiamo ammirare, sulla destra, per l’ultima volta un bel panorama sulla pianura sottostante. Poco oltre la chiesa, sulla sinistra, troviamo la Trattoria “Al Bernadia” rinomata per la sua ottima cucina. Proseguiamo sulla strada principale del piccolo borgo fino ad un centinaio di mt. dopo l’ultima abitazione (4,3 km - 693 mt.) per poi scendere lungo la strada che porta al cimitero del paese. Sulla destra si offre all’escursionista un ampio panorama sui M.ti Postoncicco, Musi e Gran Monte. Poche decine di mt. oltre il muro di cinta (4,4 km - 683 mt.) ad una biforcazione ignoriamo la pista forestale che scende bruscamente a destra ed imbocchiamo un caratteristico sentiero che ci riporta a Villanova. Quest’ultimo, alternando tratti con leggere pendenze a tratti in falsopiano, si sviluppa all’interno di una vegetazione sempre molto fitta dove l’ombra delle piante rende particolarmente gradevole la camminata anche nelle giornate di forte calura estiva. Un piacevole canto di uccelli accompagna quasi sempre l’escursionista mentre la flora del sottobosco fa bella mostra di sè specialmente in primavera. Dopo 600 mt. (5,0 km - 705 mt.) raggiungiamo la strada asfaltata che collega Chialminis a Villanova. Proseguiamo verso destra e dopo pochissimi mt. notiamo, sempre sulla destra, uno spiazzo recintato dove tra gli anni ’60 e ’70 fu costruito il pozzo “Bernadia 1” per la ricerca degli idrocarburi nel sottosuolo da parte dell’AGIP, poi abbandonato poichè la quantità di petrolio era insufficiente per rendere economicamente conveniente la sua estrazione. Nei pressi del cimitero di Villanova scendiamo sulla destra verso B.go Russa (5,50 km). Proseguiamo lungo la strada principale ed al termine dell’abitato saliamo a sinistra ( 6,00 km.), e poco più avanti ancora a sinistra per giungere poi sulla strada principale (6,15 km). Scendiamo ora a destra per altri 150 metri (6,30 km.) e qui imbocchiamo la scalinata in porfido che ci riporterà alla partenza (6,50 km.). NOTE: Questo tracciato ripercorre antiche mulattiere e sentieri che un tempo rappresentavano le uniche vie di comunicazione fra le varie borgate. Con l’abbandono quasi totale delle attività agricole e con lo spopolamento della montagna queste importanti vie di collegamento non hanno più goduto della necessaria manutenzione ed ora si presentano in un stato di degrado. L’escursione, che non prevede eccessivi dislivelli, misura complessivamente poco più di 6 km di cui circa 1,5 su strada asfaltata e può essere portata a termine in circa 2 ore. Come già ricordato nella descrizione dell’escursione si raccomanda la massima cautela nell’attraversare il tratto di sentiero interessato da una scarpata sulla sinistra.

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ESCURSIONE DELL’ABISSO DI VIGANT (I)
137m di dislivello SEGNAVIA BIANCO-ROSSI CONTRADDISTINTI DALLA LETTERA “L” L’itinerario, contraddistinto dalla lettera L, inizia nei pressi del Ristoro Terminal. Nella parte iniziale percorriamo la strada asfaltata che conduce a B.go Vigant. Dopo circa 1 km., notiamo, alla destra sul fondovalle, un bel lavatoio utilizzato nel passato dagli abitanti di Villanova delle Grotte per lavare le lenzuola ed il vestiario. E’ stato recentemente ...
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