SENTIERO DELLE POD LEDINA ( C )

DISTANZA 1.9 km
dislivello in salita 24 m
dislivello in discesa 54 m
durata 0:33

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foto 16

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Muri a secco a sostegno dei vecchi terreni  coltivati
Muri a secco a sostegno dei vecchi terreni coltivati
Punto dove la pista si riduce a sentiero
Punto dove la pista si riduce a sentiero
Particolare del fondo della pista
Particolare del fondo della pista
Tratto del sentiero
Tratto del sentiero

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descrizione

titolo SENTIERO DELLE POD LEDINA ( C )
avvicinamento

Da Tarcento, per arrivare alla partenza di questo sentiero è necessario seguire le indicazioni stradali verso Lusevera-Alta Val Torre. Dopo aver attraversato Ciseriis risaliamo la profonda gola della valle fino ad arrivare a Vedronza.
Da Vedronza proseguiamo per Pradielis, facilmente riconoscibile dal caratteristico campanile in pietra che si erge di fronte a noi.
Arrivati a Pradielis svoltiamo a sinistra ed imboccare la strada che conduce a Cesariis. Alla prima piazzola svoltiamo subito a sinistra seguendo le indicazioni verso il cimitero.
Troviamo un rettilineo di circa 200 metri che ci porta nei pressi del ponticello sul rio Pod Riepic che proviene da Cesariis.
Qui è possiamo parcheggiare ed iniziare l'escursione.
Questo sentiero non presenta particolari difficoltà ad esclusione di alcuni scalini situati nella parte centrale del sentiero.
Giunti a Vedronza possiamo svoltare a destra e proseguire la camminata fino al secondo guado sul Torrente Vedronza.
Il ritorno avviene a ritroso sullo stesso itinerario.
La distanza Pradielis-Vedronza è di circa 2 km quindi la lunghezza totale dell'escursione è di 4 km.
E' possibile fare quest'escursione anche partendo dalla parte opposta cioè da Vedronza per raggiungere Pradielis.

descrizione
Alla sinistra del parcheggio notiamo un fabbricato che fu edificato durante l'estate del ’76 in seguito al terremoto che ospitò inizialmente i bagni della tendopoli del terremoto. Attraversiamo il ponte e subito dopo troviamo la strada che porta all'ex stalla sociale di Pradielis, diventata ora sede di varie imprese artigiane. Qui hanno inizio anche i sentieri del Monte Cladia e quello delle Betulle. Noi proseguiamo diritti lungo la carrareccia che ci porterà a Vedronza. Alla nostra destra s'erge il M.te Clabagnavizza (altezza 545mt), a sinistra il colle sulla cui sommità è situata Lusevera e di fronte a noi spicca il M.te Bernadia con Villanova delle Grotte. Seguiamo i segnavia bianco-rossi contraddistinti dalla lettera C che segnalano anche il sentiero del Ponte Romano. Questo itinerario viene utilizzato anche dagli amanti della MTB provenienti da Micottis. Proseguiamo per 250 metri dove troviamo prima un ponticello e poco più avanti un primo piccolo guado cementato (0,50 km), riconoscibile anche dalla presenza a lato di un grosso gruppo di frassini. Da questo punto in poi la mulattiera si restringe leggermente. Proseguiamo sempre diritti e poco più avanti il lastricato sale leggermente dopo aver superato alcuni scalini, a lato dei quali una fune in acciaio ci fa da sostegno (0,80 km). Lungo questo tratto troviamo, alla nostra sinistra, un piccolo cippo a punta che venne posto a ricordo del tragico incidente in cui perse la vita, nel 1974, un giovane centauro che stava eseguendo delle prove del percorso in previsione di una gara di motocross. Questa gara si svolgeva annualmente nel Comune ma dopo la sua morte non fu mai più ripetuta. Un centinaio di metri più in là troviamo una breve deviazione fatta per evitare un tratto franato tanti anni addietro. Nella parte iniziale della deviazione ci sono degli scalini in pietra mentre nella parte finale altri scalini, con frontalino in legno, ci riportano al cammino originario(0,90 km). Questo è l'unico punto dell'escursione dove è necessaria un minimo di cautela in più. Al termine della brevissima discesa la mulattiera torna a svilupparsi prevalentemente in piano. Cammin facendo troviamo alla nostra destra una panchina dove eventualmente possiamo riposarci. Proseguendo ancora qualche decina di metri troviamo l’ultimo piccolo guado. Avvicinandoci alla frazione di Vedronza (1,50 km) troviamo un'icona votiva con una Madonnina, testimonianza diretta della forte fede che da sempre accompagna le genti di questa vallata. Un centinaio di metri più avanti dell'icona raggiungiamo le prime case di Vedronza Oltretorre. Da qui proseguiamo diritti per raggiungere il ponte sul Torrente Torre e l’Albergo Stefanutti (1,90 km). Arrivati al ponte è possibile continuare la camminata seguendo la prima stradina che ha inizio alla nostra destra. Dopo circa un km giungiamo al secondo guado situato sul Torrente Vedronza che non è possibile attraversare senza bagnarsii piedi. Qui comunque l'eventuale allungamento della nostra escursione termina ed ora non ci resta che ritornare a Pradielis ripercorrendo a ritroso lo stesso itinerario. L’origine di questa mulattiera-sentiero descritta è molto antica dato che questo tracciato serviva a collegare l’abitato di Pradielis a quello di Vedronza in circa 45 minuti di camminata molto prima della costruzione della SS 646. L'escursione in gran parte pianeggiante, costeggia il Torrente Torre da cui prende il nome la vallata. Il torrente scorre una decina di metri più a valle ed è possibile scorgerlo in alcuni tratti mentre si cammina. Ben visibili e discretamente conservate si presentano le opere di contenimento e di dragaggio delle acque. I muri a secco ed i canali di scolo presenti sono stati costruiti con tecniche oggi definite di ingegneria naturalistica e qui adoperate per prevenire dissesti idrogeologici. Un'occhio attento può notare, oltre alla tipica vegetazione di noccioli, noci, castagni, carpini, aceri, cornioli e querce, anche la presenza di alcuni abeti rossi in tipiche associazioni. Questi abeti rossi, in ogni caso, non sono molto diffusi e tipici in questa zona. Troviamo anche diverse specie da sottobosco come felci, piante molto antiche, ciclamini e vaste associazioni di muschi e licheni.

Consiglia l'escursione ai tuoi amici!

SENTIERO DELLE POD LEDINA ( C )
35m di dislivello Alla sinistra del parcheggio notiamo un fabbricato che fu edificato durante l'estate del ’76 in seguito al terremoto che ospitò inizialmente i bagni della tendopoli del terremoto. Attraversiamo il ponte e subito dopo troviamo la strada che porta all'ex stalla sociale di Pradielis, diventata ora sede di varie imprese artigiane. Qui hanno inizio anche i sentieri del Monte Cladia e ...
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