ESCURSIONE DEL COUC (R)

Oltre il recinto del primo capannone percorriamo l’ultimo tratto di strada asfaltata e subito inizia la pista forestale che ci porterà a Villanova delle Grotte. Il primo tratto prosegue in piano costeggiando un ruscello che scende da Villanova. Dopo poche centinaia di metri la pista svolta bruscamente a sinistra ( km. 0,30) ed inizia a salire e quasi subito troviamo il primo tratto di fondo cementato. Dopo vari tornanti più o meno ripidi giungiamo ad un breve falsopiano (km. 1,10). Più avanti la pista s’inerpica nuovamente in mezzo ad un fitto bosco dove prosperano frassini, ontani, e non mancano di certo abetaie anche se non di grossa estensione. Purtroppo possiamo subito notare ai lati della pista decine e decine di frassini caduti a causa della grave malattia cui vanno soggetti da una decina d’anni. Dove la salita è più accentuata notiamo il secondo brevissimo tratto cementato (km 1,50) cui segue un altro falsopiano. D’ora in poi grossi castagni stanno diventando sempre di più i padroni del bosco. Naturalmente percorrendo questa escursione nel periodo autunnale c’è la possibilità di raccogliere parecchie castagne. Con un’attenta osservazione della vegetazione si possono notare anche molte betulle caratterizzate dalla corteccia biancastra. Cammin facendo raggiungiamo la carrareccia (km.1,90) che scende a sinistra per raggiungere il piazzale dove si trova l’uscita delle grotte. Continui tornanti alternati a brevi falsopiani ci permettono di raggiungere subito quota. Dopo altri 700 metri raggiungiamo l’ennesimo tratto cementato (km, 2,80) che ci porta nei pressi dell’entrata della grotta (km. 3,00). Di fronte a noi notiamo una cabina dell’ENEL ed ad suo fianco la pista cementata scende a sinistra. Noi proseguiamo sempre diritti per raggiungere la strada comunale ed il Ristoro Terminal (km. 3,30). A fianco del Ristoro c’è la biglietteria delle Grotte e la Trattoria “Ai Templari”. Proseguiamo lungo la strada comunale, verso destra, per circa 500 metri prima di giungere ad un trivio. Due strade portano ai borghi superiori ed alla piazza principale di Villanova. Noi proseguiamo a destra lungo la strada che scende verso Tarcento per poco più di 200 metri (km. 4,10) prima di accentrarci nel borgo. Giunti nuovamente sulla strada comunale continuiamo a scendere verso destra e dopo un ultimo breve rettilineo imbocchiamo la pista forestale che ci riporterà a Vedronza (km. 4,60). La pista alterna tratti in leggera discesa a tratti anche in falsopiano. Dopo 500 metri troviamo un tratto cementato dove la pista fa un’ampia ansa verso sinistra (km.5,30). Lungo questo tratto troviamo, alla nostra sinistra, i ruderi di una vecchia casera e varie abetaie. Dopo un’ultima curva a sinistra la pista forestale termina lasciando spazio ad un sentiero che prosegue verso Vedronza (km.6,20). Nel tratto che segue è necessaria maggior prudenza a causa della pendenza del sentiero e del fatto che in vari punti risulta sconnesso ed essendo all’ombra per buona parte della giornata il fondo potrebbe essere viscido. Più avanti notiamo a sinistra un’altana dei cacciatori di selezione ed un distributore di mangimi per gli animali selvatici. Più in basso transitiamo a fianco dell’acquedotto di Vedronza (km. 6,80). Poche decine di metri ci mancano per giungere sulla SS 646 nei pressi del Municipio (7,00). Oltrepassiamo il Torrente Malischiat sul ponte di destra ed a sinistra dell’Ufficio Postale imbocchiamo l’ultimo tratto di strada asfaltata che ci riporta alla zona artigianale di Tunis dove abbiamo precedentemente parcheggiato (7,80m) per concludere così l’interessante escursione. Naturalmente l’escursione può essere fatta anche partendo da Villanova delle Grotte: dal ristoro Terminal continuiamo lungo la strada comunale fino alla fine del paese per poi scendere verso Tarcento. Poche centinaia di metri più avanti imbocchiamo la pista forestale che ci porta a Vedronza. Da Vedronza raggiungiamo l’area artigianale di Tunis e da lì la pista forestale ci riporta a destinazione.