Anello del monte Cuzzer da Lischiazze

Partiti dal paese di Lischiazze in val Resia, abbiamo lasciato l’auto in un piccolo spazio nei pressi di una fontanella, davanti ad una chiesetta, poi ci siamo incamminati per la strada asfaltata seguendo l’indicazione per la frazione di Gost. Arrivati dopo qualche centinaio di metri a questa frazione, abbiamo preso sulla sinistra, nei pressi di un’ancona, il sentiero CAI 707 “Claudio Vogric” che, fino ad una spianata a quota 1183 si presenta molto ripido, salendo con una pendenza vicina al 30% (in alcuni tratti leggermente esposto). Arrivati alla quota citata abbiamo proseguito per un bel tratto quasi in falsopiano fino a raggiungere un ripido e scivoloso canale che ci ha portati nell’ultimo tratto prima della cima che si sviluppa su un terreno misto a roccette un po' impervio, dopo il quale, a 2h e 30’ dalla partenza, abbiamo raggiunto la vetta del monte Cuzzer (mt.1462), dove è stata posta una grossa croce metallica. Dopo aver ammirato il panorama a 360° su Alpi e Prealpi Giulie ed esserci rifocillati, dalla vetta abbiamo proseguito lungo la cresta sud, attraverso un sentiero con qualche saliscendi, alcuni tratti esposti e un breve tratto di I grado, agevolati in alcuni punti da alcuni cavetti. Scendendo sempre ripidi tra il fogliame, in circa 40 minuti dalla vetta, abbiamo raggiunto la forcella Tasacuzzer (mt.1231), da dove scendendo verso sinistra, sempre seguendo il segnavia CAI 707, siamo giunti in un canalone dirupato, che attraversato, ci ha portato all’ultimo tratto scosceso che alla fine si immette sul sentiero CAI 703, che abbiamo seguito con poca pendenza fino a valle in 1h e 15’ dalla forcella Tasacuzzer. A quel punto abbiamo visto la segnaletica per il fontanone Barman, e visto che parlava di soli 15’ per raggiungere la zona, siamo ritornati sui nostri passi ed abbiamo raggiunto prima l’omonimo Rio dove ci siamo rinfrescati nell’acqua corrente, poi seguendo un percorso cementato in leggera salita, attrezzato con dei cavi in acciaio passamano, abbiamo raggiunto in breve un punto utile per ammirare da lontano la cascata del fontanone Barman (NOTA: sconsiglio vivamente ai non esperti di intraprendere quest’ultimo tratto in quanto presenta alcuni tratti scivolosi esposti su un salto di roccia a picco sul Rio, e comunque è indispensabile dotarsi di almeno un cordino con moschettoni per assicurarsi al cavetto d’acciaio). Dopo questa remunerativa deviazione di una mezz’oretta, tornando sui nostri passi, in una ventina di minuti abbiamo raggiunto il punto di partenza concludendo l’anello. Escursione in ambiente selvaggio di grande fascino con numerosi scorci panoramici, tempi di percorrenza complessivi circa 5 ore (soste escluse); dislivello reale totale mt.1070.