Fabrizio Plesnizer
28 August 2024

Itinerario alpinistico Piero Nobile alla Cima dal Gjai

Difficult

Distance 10.6 km
Duration 8:47 h
Seasons
Typology

Difficult

Elevation difference 1207 m
Upward 1970 m
CAI Trails 419 - 437 - 444

Position

Altitude profile

select an area on the chart to zoom in
Reproduce path Stop reproduction

Toponyms along the route

Locations

  • Casera Flop 986 m
  • Case Stallon del Nanghet 748 m

Mountain refuges, Alpine huts and bivouacs

  • Rifugio Grauzaria 1250 m

Passes, saddles and cols

  • Forca Nuviernulis 1732 m
  • Foran da la Gjaline 1551 m

Peaks and Mountains

  • Cima dai Gjai 1916 m
Description of the route
Approach

Da Moggio Udinese percorrere la rotabile della val Aupa fino alle indicazioni per il rifugio Grauzaria, dopo un tratto di strada asfaltata stretta e in ripida salita si trova un ampio posteggio da dove parte l'escursione.

Spettacolare e impegnativa escursione alpinistica in Alpi Carniche, nel cuore del gruppo Sernio-Grauzaria. Partendo dal posteggio in val Aupa (località Stallon del Nanghet mt.720), abbiamo seguito il sent. CAI 437 fino ad un bivio nei pressi del rifugio Grauzaria (mt.1250), in poco più di 1 ora dalla partenza. Poco sopra il bivio, seguendo la segnaletica nr.444, abbiamo imboccato il ripidissimo canalone del Portonat, che a ripide svolte su terreno instabile (un solo breve tratto franato attrezzato con un cavo metallico di c/a 10 mt.), in circa 1 ora ci ha portati all'attacco del sentiero alpinistico "Piero Nobile" posto in un piccolo antro sul lato destro del canale di salita (mt.1680). L'itinerario inizia subito selettivo con una verticale paretina di 4/5 mt. (II+), a questo punto sapendo di trovare più in alto un'altra parete più lunga di difficoltà simili, per maggior sicurezza abbiamo deciso di procedere in cordata utilizzando uno spezzone da 30 mt. che avevamo portato all'occorrenza (2 spit per eventuali sicure sulla prima paretina e subito dopo). Dopo un tracciato più semplice su ripidi verdi abbiamo raggiunto una piccola insellatura da dove parte il secondo punto chiave della salita rappresentato da una parete verticale ben appigliata di circa 30/40 mt. di II+ (2 cordini fissi in loco per assicurazione e una corda fissa di c/a 10 mt. in aiuto alla progressione posta in un canalino verticale). Dopo quest'ultima parete abbiamo seguito i sempre abbondanti bolli rossi lungo un traverso esposto in salita (primo grado), fino a raggiungere sulla sinistra un ripido e breve canalino che ci ha riportati su terreno più facile. Da quest'ultimo punto abbiamo proseguito in conserva su terreno prevalentemente roccioso con diversi brevi tratti di arrampicata (I/II gr.) fino a raggiungere con qualche svolta prima un anticima e poi, scendendo e salendo brevemente su terreno facile, la cima dai Gjai (mt.1916) in 1 ora e mezza dall'attacco. Dopo una buona sosta a goderci il panorama e rifocillarci, abbiamo ripreso il cammino senza utilizzare più la corda, scendendo per un tracciato molto ripido ma non difficile a livello tecnico, prima sul filo di cresta e poi scendendo per canalini terrosi fino ad un paio di passaggi alpinistici sul primo grado, uno dei quali rappresentato da un traverso delicato ed abbastanza esposto, dopo il quale in poco tempo abbiamo raggiunto la piccola forcella del Lavinale (mt.1724). Dalla forcella il sentiero sale molto ripido fino ad un bivio che in breve ci ha portati sulla seconda cima dell'itinerario: la cima del Lavinale (mt.1854), in circa 1 ora dalla prima elevazione. Per la discesa invece di ritornare al bivio, abbiamo seguito una buona traccia segnalata sulla destra, poco sotto la vetta che a ripide svolte in discesa, in circa 15' ci ha fatto raggiungere la fine del sentiero alpinistico in corrispondenza alla forcella Nuviernulis (mt.1732). Da quest'ultimo punto seguendo i sentieri CAI 419 e 437 siamo scesi al rifugio Grauzaria, transitando dal Foran de la Gjaline, in poco meno di 1 ora. Dopo una lunga sosta ristoratrice conversando anche con i simpatici gestori del rifugio, abbiamo preso la via del rientro a valle, raggiungendo la vettura in una cinquantina di minuti. Tempi complessivi (escluse le numerose soste): 6 ore e 45'; dislivello complessivo: mt.1350; sviluppo: km.11,4; difficoltà: EE/PD.