Position
Altitude profile
Toponyms along the route
Mountain refuges, Alpine huts and bivouacs
- Rifugio Calvi 2164 m
Passes, saddles and cols
- Passo Sésis 2312 m
Peaks and Mountains
- Monte Peralba 2694 m
Springs, fountains and waterfalls
- Sorgenti del Piave 2116 m
Da Cima Sappada prendere la rotabile per il rifugio Sorgenti del Piave/rifugio Calvi.
Partiti dal posteggio del rifugio Calvi, sulla rotabile che collega Cima Sappada al rifugio Sorgenti del Piave, alla quota di mt.1815, in circa 45' seguendo la strada di servizio, abbiamo raggiunto il rifugio Calvi, dal quale siamo proseguiti fino ad un primo bivio e seguendo la segnaletica in poco più di mezz'ora siamo arrivati all'attacco della ferrata Sartor (mt.2360). Dopo la consueta vestizione (casco, kit da ferrata,ecc.), abbiamo iniziato a salire il tratto iniziale più verticale, dotato di gradini metallici ed in seguito utilizzando i numerosi appigli e appoggi sempre assicurati dai cavi nuovi di zecca, fino a raggiungere alcune tratte più semplici con la roccia più appoggiata. Dopo questi primi tratti la ferrata affronta un traverso in leggera salita fino a raggiungere l'ultimo tratto più verticale e leggermente impegnativo dotato anch'esso di alcuni gradini e maniglie metalliche (per me questo parte è stata attrezzata da poco tempo, perchè ricordavo che il percorso continuava a sinistra e finiva con la salita di un canale meno ripido!). Dopo questo tratto segue un breve percorso più semplice fino alla fine delle attrezzature, alla quota di circa mt.2520 (40' dall'attacco). Per raggiungere la cima abbiamo seguito un erto sentiero ben tracciato tra rocce e sfasciumi, segnalato da ometti di pietra e radi bolli rossi, che in un altra quarantina di minuti e quasi 200 mt. di dislivello ci ha fatto raggiungere la croce di vetta (dopo aver fatto rintoccare la campana posta in cima). Dopo una lunga sosta per rifocillarci, fare foto e ammirare lo spettacolare panorama circostante, abbiamo intrapreso la via di ritorno seguendo la via normale intitolata a Giovanni Paolo II, che dopo un lungo percorso di cresta con alcuni semplici passaggi leggermente esposti, porta ad un canale parzialmente attrezzato con dei cavi, da fare con cautela a causa del pietrame mobile e a tratti scivoloso. Dopo questa parte più impegnativa il sentiero riprende ripido tra sfasciumi e roccette (un paio di brevi passaggi attorno al I° grado), sempre da fare con attenzione in quanto un pò esposti in alcuni tratti. La via normale si conclude al passo Sesis (mt.2314), dal quale seguendo le segnalazioni in 1 ora 30' dalla cima abbiamo raggiunto il rifugio Calvi dove ci siamo fermati per mangiare e goderci le meritate birre. Dopo la sosta in rifugio in poco più di mezz'ora siamo ritornati al punto di partenza scendendo per il sentiero delle Marmotte e per l'ultimo tratto di strada bianca. Escursione molto remunerativa e divertente, complice anche la bellissima giornata di fine agosto che abbiamo avuto la fortuna di godere. Tempi complessivi (soste principali escluse) 5 ore; dislivello mt.900 (ferrata 160 mt.); sviluppo km.8; difficoltà EEA (ferrata C).